NAPOLI - Indietro tutta: perché è lì che si sono concentrate ora le energie, in quella terra da irrorare d’energia fresca, da irrobustire con una quercia, un’altra ancora, da rafforzare fisicamente e pure in prospettiva. Indietro tutta, ripercorrendo il tragitto di queste prime settimane di mercato, ripensando (innanzitutto) a Marios Oikonomou (23 ad ottobre) e poi magari a qualche altro, però provando ad accelerare per avere immediatamente una squadra al completo.

L’ASSALTO - Succede sempre così, al mercato: quando sembra che una pista si sia raffreddata, che l’affare sia definitivamente tramontato, riecco comparire l’idea Oikonomou, trentatré partite (e quattro gol) nel Bologna che ha vinto il campionato di serie B, una delle prime soluzioni individuate quando ancora i giochi non erano cominciati. Le trattative nascono, muoiono, poi rinascono e il Napoli s’è rifatto avanti: ora la distanza è di un milione di euro, cinque l’offerta e sei la richiesta, ma si può chiudere, o almeno sembra ci sia la volontà di farlo.

IL PROFILO - E’ quello: serve un uomo di stazza, che offra garanzie, che dìa nerbo ad un settore nel quale il Napoli ha messo mani per rivoltarlo e lo sta facendo. Oikonomou ricompare nella sera di una giornata che sembra cucita sul nulla e che invece nasconde nell’oscurità un passo in avanti nella definizione dun affare che ha subito una brusca accelerazione e che può essere chiuso in breve, se le coincidenze parallele trascineranno all’accordo che pare sempre più probabile.

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