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Calciomercato Lazio, via subito un big: Lotito ci pensa

Il club pronto a valutare le proposte per i suoi gioielli. Keita e Felipe, uno rischia. E Candreva...

ROMA - La scelta della Lazio in estate era stata chiara, a costo di pareggiare il bilancio attraverso l’anticipo degli introiti ricavati dal terzo posto e dal preliminare Champions: confermare in blocco il gruppo di Pioli, rispedendo al mittente le offerte (insistenti e ricchissime) arrivate per Biglia, Felipe Anderson, De Vrij e Parolo. Il dubbio di cederne uno e poi impostare un mercato diverso non aveva sfiorato Lotito, Tare e Pioli che avevano deciso di investire il budget disponibile su Milinkovic e Kishna, confermando e pagando il riscatto di Basta e Mauricio. Ci voleva un altro tipo di rinforzi e qualche infortunio in meno. Sei mesi dopo Lotito ha un rimpianto: forse avrebbe fatto meglio a sacrificare uno dei big e creare una nuova Lazio - ecco cosa pensa oggi - invece di insistere sulla stessa squadra, più vecchia di un anno (ci riferiamo a Klose su tutti), senza poter contare su un pilastro come De Vrij e decisamente meno disponibile al sacrificio, proprio perché quel genere di di mercato estivo ha prodotto nella testa dei giocatori una convinzione fatale: in tanti si considerano di livello superiore alla stessa squadra in cui militano, quasi fossero “costretti” a giocare in un palcoscenico inadeguato, forse hanno altre ambizioni, alcuni di loro non vedono l’ora di andarsene, altri no. E i dirigenti hanno sopravvalutato il gruppo, ritenendo potesse ripetersi sui livelli della passata stagione.

TUTTO SULLA LAZIO - CLASSIFICA SERIE A

Il risultato complessivo è sotto gli occhi di tutti: la Lazio si accende e si spegne, non ha mai trovato continuità, ha tirato fuori una prestazione super a San Siro prima di Natale e ha giocato con superficialità alla ripresa con il Carpi. E’ una squadra senza personalità, si siede subito, si sente appagata al primo risultato, non ha fame. Un boomerang, un vortice dentro cui è finita la stessa società, messa sotto accusa dai tifosi che per tanti motivi non vanno più all’Olimpico. Oggi la Lazio deve ripartire e dare un senso al campionato, che rischia di diventare anonimo e finire a marzo. Oggi oppure a giugno Lotito e Tare daranno vita ad una profonda rivoluzione e per questo motivo, sino al primo febbraio, ascolteranno in modo diverso le proposte che arriveranno a Formello. Quel no intransigente dell’estate scorsa dopo sei mesi è diventato “valutiamo e parliamone”. L’organico verrà riequilibrato. Possono partire tutti, ma non è scontato, dipenderà dalle proposte. Almeno sino a giugno Biglia resterà, quasi certamente anche Candreva. C’è abbondanza di esterni e trequartisti, Pioli ne ha quanti ne vuole. Uno potrebbe essere sacrificato per reinvestire in altri ruoli.

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