NAPOLI - La calma è la virtù dei forti: è stavolta c’è tutto, perché c’è la pazienza di chi sente d’avere in sé un valore, c’è la serenità interiore di chi ha percezione della propria consistenza. La calma è nei tempi, ma anche nelle scelte del mercato. Il Napoli è forte, lo dice la classifica, lo sottolinea il campo, e dunque si guarda intorno, scruta, analizza, valuta: niente André Gomes, perché proprio non si può (ormai); niente Kramer, perché il Bayer Leverkusen non vuole; niente Imbula perché le relazioni sul carattere hanno spinto a pensare altro; però un centrocampista serve e dev’essere bravo, ma anche giovane, funzionale al progetto: dev’essere come Alberto Grassi (21 anni tra quaranta giorni), che è cresciuto in fretta, s’è preso l’Atalanta, poi s’è ritrovato al centro del mercato e potrebbe ora ritrovarsi al Napoli.

GRASSI CHE COLA - La trattativa è decollata, si evolve, non si ferma, né risente d’interferenze esterne - la Fiorentina, il Milan, un club francese - perché Giuntoli ha scelto e s’è lanciato sul centrocampista: sette milioni di euro (più gli ormai immancabili bonus) non bastano. Bisogna rilanciare, e nell’appuntamento con Sartori, il ds nerazzurro, si cercherà di trovare la soluzione ideale, quella che accontenti le esigenze di entrambe.

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