ROMA - Stephan El Shaarawy non avrà il 92 sulle spalle, ma il 22. Perché se la Roma è davvero il suo «nuovo inizio», come dice in un'intervista al sito ufficiale del club, tanto vale cominciare con un numero diverso. «Sono molto carico ed entusiasta, sono venuto a Roma con umiltà e per cercare di dare una svolta alla mia carriera», racconta l'attaccante, che oggi ha vissuto il suo primo giono da calciatore romanista: «È stato molto positivo il mio primo giorno qui, ho ricevuto una bella accoglienza da tutto l'ambiente e dai miei nuovi compagni».

PROMESSE A SABATINI E A SPALLETTI - Durante le fasi conclusive della trattativa con il Milan (ufficiale la chiusura, prestito da 1,4 milioni con diritto di riscatto a 13), El Shaarawy ha parlato sia con Walter Sabatini sia con Luciano Spalletti, ai quali ha dato ampie rassicurazioni: «Li ringrazio per la fiducia e per l'opportunità che mi stanno dando. Con il ds ho parlato faccia a faccia, con l'allenatore al telefono, ho sentito molta fiducia. Cosa mi ha detto Spalletti? Mi ha chiesto come stavo e se avevo voglia ed entusiamo di venire alla Roma. Io gli ho fatto sentire tutta la mia determinazione e la mia voglia nel venire qua e nel mettermi a disposizione. Negli ultimi mesi ho avuto dei problemi ma sono qui per dimostrare tanto a me stesso, all’allenatore e a tutto il calcio italiano».

OBIETTIVI - El Shaarawy spera di conquistare un posto all'Europeo: «Sicuramente è l'obiettivo. In Italia c'è più visibilità. Voglio fare bene con la Roma per andare agli Europei». Sul ruolo nel quale riesce a esprimersi meglio ha le idee chiare: «Esterno a sinistra: mi piace partire largo per poi accentrarmi. Posso coprire tutta la fascia, ma anche la seconda punta. Mi metto a disposizione. Le mie qualità migliori? La tecnica associata alla corsa e la progressione palla al piede. Sono qui per lavorare con serietà, impegno e umiltà». Il Faraone è pronto.

VIDEO - EL SHAARAWY, PRIMA GIORNATA DA ROMANISTA