MILANO- Che ne è stato del Milan che, solo fino a tre settimane fa, puntava deciso alla rimonta per conquistare il terzo posto? La squadra di Mihajlovic è reduce da tre partite in cui ha messo a segno una sola rete, subendone tre, ed ha messo insieme la miseria di due punti: sconfitta per due a zero contro il Sassuolo, pareggio per 0-0 contro il Chievo Verona e pari anche ieri sera, al Meazza, contro la Lazio di Pioli, reduce dalla brutta sconfitta in Europa League rimediata all’Olimpico contro lo Sparta Praga. La squadra rossonera ora è sesta a meno 11 dalla Roma e può dire definitivamente addio ad ogni sogno di gloria e ora deve guardarsi le spalle visto che il Sassuolo di Di Francesco è solo a meno quattro dal Diavolo con ancora otto giornate da giocare.
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SPOGLIATOIO SPACCATO- Mihajlovic, seppur con tante difficoltà, ha sempre dato l’impressione di avere in mano il gruppo. Nelle ultime settimane, però, complici i risultati non troppo positivi il gruppo sembra aver perso qualche certezza ma soprattutto quella compattezza che sembrava contraddistinguere il Milan del tecnico serbo. Le parole al veleno di Abbiati e Abate nei confronti di alcuni compagni, le continue critiche da parte di Berlusconi al suo allenatore e alla squadra e il recente iniziale rifiuto, di ieri sera, da parte di Jeremy Menez ad entrare in campo (poi convinto a farlo dal vice di Mihajlovic Sakic), mettono in risalto che il gruppo rossonero si è spaccato e ora difficilmente si potrà fare qualcosa per ricomporre i rapporti.
SUL PIEDE DI PARTENZA- L’ammutinato Menez, ora rischia di non vedere più il campo fino al termine del campionato. Il calciatore francese è stato fuori dai giochi per tutta la stagione, per via di un fastidioso infortunio, ed è tornato a disposizione solo a fine gennaio. Mihajlovic, nelle scorse settimane, ha continuato a ripetere come sia l’ex Roma che Balotelli fossero fuori condizione e il rifiuto, iniziale, ad entrare in campo ha rotto definitivamente il rapporto con il tecnico serbo. A fine stagione, il classe 87 potrebbe lasciare Milano visto che il suo contratto scadrà il 30 giugno del 2017 e difficilmente il club di via Aldo Rossi gli proporrà il rinnovo. Il rischio di perderlo a parametro zero è alto e né Menez, né il Milan vogliono passare una stagione da separati in casa. L’ex Monaco piace tanto al Napoli e potrebbe concretizzarsi uno scambio con Valdifiori o con Mertens. Inoltre, Menez piace anche all’estero ma al momento queste ipotesi rimangono in ghiaccio e se ne riparlerà a fine stagione.