ROMA – Senza sosta. Anche di sabato, anche nel weekend si lavora per il nuovo Milan. E’ stata un’altra giornata molto intensa, con i due fronti, quello Fininvest e quello cinese, rappresentato dall’advisor italoamericano Sal Galatioto, seduti virtualmente al tavolo della trattativa. Già, perché l'asse che si è venuto a creare collega direttamente Roma a New York. Berlusconi ha scelto la capitale e un noto studio legale romano come quartier generale della trattativa; la cordata cinese ha affidato alla Galatioto Sports Partners la due diligence dell’operazione e l’intera fase preliminare; tutto accade sulla 43esima di New York.
LUNEDI GIORNATA CRUCIALE – I termini dell’operazione sono ormai noti. I Cinesi vogliono il 70% subito e il restante 30% nel giro di un anno e hanno chiesto a Berlusconi di vendere l’intero pacchetto azionario del Milan. Le cifre anche: 500 milioni subito e circa 200 per la restante parte, per un’operazione da 700 milioni di euro. La notizia è che si è trattato anche oggi, e che lunedì potrebbe essere una giornata cruciale. Si parla di una conference call decisiva per la presentazione dell’offerta cinese che si terrà il 18 aprile nello studio legale romano: vi parteciperanno la Fininvest con i suoi avvocati in rappresentanza di Silvio Berlusconi e Sal Galatioto con il suo collaboratore (un suo ex alunnno) residente in Italia che sta seguendo tutta l’operazione Milan.
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BERLUSCONI E LI, CHE PARTITA – La partita, insomma è a due. Silvio Berlusconi che secondo le nostre fonti resta l’unico vero scoglio alla chiusura della trattativa e Robin Li, il magnate cinese che ha costruito un impero con il food delivery e il motore di ricerca Baidu e ha scelto la GSP di Galatioto come advisor. Si va avanti e si tratta, a oltranza. Ma la prossima potrebbe essere una settimana decisiva per il futuro del Diavolo.
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