NAPOLI - Anche se l'attenzione è interamente incentrata sul piatto forte, che nel caso di Torino-Napoli è una partita Champions da dentro o fuori, tutto sommato c'è sempre una storia di mercato da raccontare. C'è sempre un retroscena. Nella fattispecie facciamo anche una telenovela serbo-napoletana, andata in scena per due sessioni, una estiva e l'altra invernale, più o meno con le stesse modalità: e lui, Nikola Maksimovic, difensore del Toro che il club azzurro segue da un bel po' e non ha mica scartato per il futuro, sa bene che certe passioni possono anche riaccendersi in un attimo. In un clic. Roba da dentro o fuori.
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STAGIONE NERA - In attesa della riapertura dei giochi, l'unica certezza è che difficilmente Maksimovic potrà essere valutato tanto quanto un anno fa: nella sua stagione ci sono appena 16 presenze, la frattura del quinto metatarso e oltre 4 mesi di stop. Anno nero, anno orribile. Con tanto di ulteriori recenti panchine, dopo il rientro: dal derby con la Juve in poi, e dunque nelle ultime sei giornate, il difensore serbo ha giocato appena una volta all'Olimpico con la Roma. Poi, stop: panchine con Inter, Atalanta, Bologna e Udinese, e niente convocazione con il Sassuolo per un piccolo infortunio. Il ritorno, dicevamo, dovrebbe andare in scena domenica con il Napoli: quasi per mano del destino. Del dio del calciomercato.
QUANTE STORIE - Da un difensore a un altro. Dalla Torino granata a Empoli: casa di Lorenzo Tonelli, 26 anni, allievo di Sarri sistematicamente accostato al Napoli sin dall'approdo in azzurro del suo maestro. È accaduto in estate e soprattutto d'inverno, quando fu addirittura trovato l'accordo con il giocatore: la trattativa procedeva spedita, altroché, però alla fine l'Empoli rifiutò l'offerta azzurra da 7 milioni di euro e non se ne fece nulla.
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