TORINO - Dopo quattro stagioni, quattro scudetti, due coppe Italia e tre Supercoppe, Paul Pogba lascia la Juventus. Non c’è ufficialità, ma nemmeno dubbi: il centrocampista francese ha comunicato all’ad Beppe Marotta la volontà di tornare al Manchester United. I segnali erano già arrivati, attraverso l’agente Mino Raiola, innescando un braccio di ferro tra le parti poiché Pogba nei piani bianconeri era incedibile, Paul però non ha fatto un passo indietro, spiegando di considerare chiuso il suo ciclo torinese.
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Una rivincita, visto che i Red Devils furono la prima culla oltre la Francia, ma Alex Ferguson non seppe trattenerlo: andò via a parametro zero (o quasi) da enfantprodige, promessa, talentino e torna da top player, pagato 125 milioni di euro, voluto con forza da José Mourinho. Una rivincita, ma anche una tentazione irresistibile sul piano puramente economico: tra ingaggio fisso - 13 milioni di euro - e diritti d’immagine, guadagnerà 20 milioni a stagione, cifra marziana per i parametri bianconeri e in assoluto per il calcio italiano, pietra di paragone che diventa handicap per le nostre società e davanti alla quale perfino la Juventus, la più europea delle nostre società, ha dovuto arrendersi.
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