ROMA - Se non son strani non li vogliamo, basta che siano forti. Gli “special” sono fatti così. Spirito ribelle vita natural durante. Crescono con un incontrollato eccesso di talento. Sono strani perché fanno la cosa sbagliata e hanno la giocata giusta, lo dice la fenomenologia. Anwar El Ghazi, l’ala destra bloccata dalla Lazio, è soprannominato CR7 d’Olanda per immedesimazione, per i colpi e le movenze alla Cristiano Ronaldo: «Studio tutto di lui, voglio sapere come cammina, come calcia, come pensa, come si piazza in campo». El Ghazi, olandese di origini marocchine, tulipano africano, vuole sempre «essere il migliore». E per questo, sfacciatamente, sin da ragazzino, ha provato a impadronirsi del mondo. Il risultato? In tutti i club è stato punito per motivi disciplinari. A Formello sono affascinati dal genio, spesso provano a domare la sregolatezza. La storia.

LA STORIA - El Ghazi, bloccato in attesa della cessione di Djordjevic, incanta se non lo fanno incavolare. L’ultima volta è stato «rimosso sino a nuovo ordine» dall’Ajax, è stato punito per aver litigato con il tecnico Peter Bosz. E’ successo a fine ottobre. Quando El Ghazi ha capito che al suo posto avrebbe giocato Bertrand Traoré, è andato incontro a Bosz e gli ha chiesto se tra loro ci fosse “più che amicizia”, non è stato proprio delicato (per la cronaca Bosz e Traoré si conoscono dai tempi del Vitesse). (...)

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