NAPOLI - Si dice presente, s'intende futuro. Un futuro quasi interamente scritto, volendo: dal 2020 a salire, con tante certezze e ormai davvero pochi dubbi. Champagne: è qui la festa azzurra. Un party infinito quello di Lorenzo Insigne, pronto a mettere un autografo in calce al nuovo contratto fino al 2022 e a legarsi per sempre, ora più che mai, alla squadra della sua vita. Un'operazione alla Totti: dovrebbe accadere tra sabato e lunedì, mera formalità, e poi il Napoli si dedicherà interamente alla questione Mertens. Un altro dei simboli individuati da Sarri per coronare il cammino che dovrà portare la spedizione sull'Everest: in cima. A vincere. Le speranze e i presupposti, comunque, sono notevoli. Basta dare uno sguardo a nomi e scadenze: da Hysaj a Koulibaly, passando per Hamsik, Callejon, Zielinski e Insigne, le premesse per inaugurare un ciclo ci sono tutte. E sono nero su bianco. 

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LA FIRMA - E allora, anima e corpo azzurri. Sì, è riduttivo parlare di ossatura o spina dorsale: tra gli acquisti e i rinnovi, inaugurati nell'estate 2016, il Napoli si sta garantendo un futuro fatto di giovani estremamente interessanti e veterani di spessore internazionale nel fiore della maturità. Un esempio su tutti? Ovviamente Insigne: facile e recente. E' quella con Lorenzino, l'ultima operazione proiettata a oggi e soprattutto a domani: prolungamento fino al 2022, accordo già raggiunto e firma in agenda tra sabato e lunedì. Dipende un po' dagli impegni del campo; e dunque dalla partita in programma domenica alle 12.30 con il Sassuolo. Questione di ore: e questa volta non è soltanto una frase fatta.

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