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Wanda Nara, Kat Mertens e le altre: il calcio deciso dalle signore

I desideri delle compagne sulle scelte dei calciatori: la moglie di Icardi è la più esposta. L’impennata della Blasi e le scelte di Zidane e Ibrahimovic

NAPOLI - I pantaloncini in casa li portano (chiaramente) gli uomini, ma chi comanda, neanche a dirlo, sono le mogli. Vale quasi per chiunque, di certo per parecchi: e il calcio mica fa differenza, anzi amplifica. Wanda Nara è donna di copertina, a prescindere, ma da quando è diventata la signora Icardi ha finito per occupare lo spazio e il tempo in genere lasciati al marito, che l’estate scorsa se ne è stato in ritiro, comodamente, mentre la signora trattava assai pubblicamente con Aurelio De Laurentiis: contratto articolato, di una trattativa poi sfumata, nella quale ci sarebbe stato spazio, nel caso, anche per apparizioni cinematografiche.

L’amore ai tempi del football è tante cose, anche condivisione, e vabbé se (forse) ci si sposa più tardi, ma una volta scalato l’altare e pronunciato il fatidico sì, la buona e la cattiva sorte passa al vaglio dell’altra metà del cielo: sembra che Zinedine Zidane abbia scelto Madrid anche per desiderio della propria moglie, ispirata dal clima e dal fascino della capitale spagnola.

Ma i tackle, ormai, non sono repertorio esclusivo dei maschietti: Ilary Blasi, «la capitana», recentemente non ha usato perifrasi nelle proprie divagazioni su Luciano Spalletti e l’incidente diplomatico è rientrato anche grazie al senso d’ironia dell’allenatore della Roma.

I social poi ci mettono qualcosa di proprio, certo alimentano la voglia matta di sbilanciarsi, di dirne una o di togliersi qualche sassolino che rode nello scarpino tacco 12: quando Cerci emigrò in Spagna, all’Atletico Madrid, Federica Riccardi decise di congedarsi con una «spaccata», una rovesciata o comunque centoquaranta caratteri dei quali si sarebbe poi pentita: «Addio serie A, andiamo nel calcio che conta». Potete immaginare quale sia stata la reazione del web, quella immediata e quella postuma, perché adesso è impossibile dimenticare.

Zlatan Ibrahimovic, con quel fisico e quel ghigno, sembra intrattabile, ma quando Helena Seger, sua moglie, suggerisce, lui dà ascolto: anche i duri hanno un cuore. Rafa Benitez, dopo due anni senza moglie e senza figlie, rimaste a Liverpool, ad un certo punto non riuscì più a resistere: finì a Madrid, sempre casa sua è, con De Laurentiis che aveva già redatto un contratto arricchito di vari benefit, tra cui la scuola di equitazione per una delle bimbe. Il calcio è comunque una questione di famiglia.

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