NAPOLI - E adesso, a noi: a De Laurentiis e a Ghoulam, che avranno modo di parlarsi, di esprimere le proprie opinioni e le relative posizioni, e che potranno decidere, liberamente, possibilmente senza strappi. Perché il conto alla rovescia è cominciato, tra otto giorni tutti a Castel Volturno, per ricominciare (anche «politicamente») dalla fine, per ritrovarsi e spiegarsi, per guardarsi negli occhi e cogliere - seriamente - ciò che s’avverte «dentro».
MI PIACE - E’ il momento di Faouzi Ghoulam, innanzitutto il suo, ch’è legato a Mario Rui ma anche no, perché servirà avere più uomini nello stesso ruolo, e dunque si potrà chiacchierare a prescindere: per rinnovare, per restare assieme, come vorrebbe De Laurentiis che l’ha detto in epoca non sospetta, un mese fa, a precisa domanda: «A me Ghoulam piace anche tanto. E poi non è facile, non lo sarebbe, trovare sostituti più giovani e più bravi di lui». E’ una scelta che rientra nel Progetto, che abbraccia quel concetto di continuità nel quale l’algerino - alla sua quinta stagione in maglia azzurra - rientrerebbe.
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