ROMA - Da esodato a preziosa alternativa del centrocampo. La nuova vita di Gerson, sedotto e abbandonato dalla Roma, ceduto a gennaio al Lille, tornato per non aver trovato l’accordo con il club francese, relegato ai margini della squadra fino alla fine della stagione. Il giovane brasiliano è partito per il ritiro con lo status di chi è parcheggiato in attesa di una sistemazione, ma gli è bastato un mese di allenamenti per convincere Di Francesco, che d’accordo con Monchi ha deciso di toglierlo dal mercato. Un premio per come ha lavorato in questo periodo, con impegno e con la prospettiva di tornare a sentirsi un calciatore. Eppure all’inizio Di Francesco ha dovuto scuotere questo ragazzo un po’ indolente, impigrito da una stagione trascorsa in panchina. Durante una partitella a Pinzolo lo ha dovuto rimproverare duramente: «Se non sei più rapido ti riesco a marcare anche io», gli ha detto l’allenatore. Oggi sembra un altro e nel foltissimo e qualificatissimo centrocampo della Roma proverà a ritagliarsi spazio anche lui, arrivato dalla Fluminense per quasi diciotto milioni. In maglia giallorossa ha collezionato solo quattro presenze in campionato, compresa quella ancora oggi inspiegabile da titolare nel ruolo di attaccante esterno a Torino contro la Juve.
Corriere dello Sport
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