ROMA - Il super dilemma di Inzaghi non scuote e non cambia la linea di Lotito: 30 milioni, prendere o lasciare. Keita può partire solo se la Juve o un altro club (con il consenso del giocatore) porteranno quei soldi. Il presidente è irremovibile e l’attaccante senegalese lo sa bene, perché gli è stato comunicato nel confronto (da lui stesso richiesto) consumato in fondo al ritiro di Auronzo. La Lazio, soprattutto sul mercato italiano, non farà sconti nonostante la scadenza contrattuale. Lotito ha promesso a Keita di “accontentarlo” (se così si può dire) a patto che 5 di quei 30 milioni complessivi siano bonus veri e facilmente raggiungibili per la Lazio. Le sue condizioni sono fissate considerando l’indisponibilità del giocatore a trattare il rinnovo del contratto e il suo no a trattative già definite o quasi con Milan, West Ham e Napoli. L’inserimento dell’Inter, sollecitato e forse auspicato dalla stessa società biancoceleste, non si è ancora concretizzato pur avendo Sabatini confermato la propria stima nei confronti del giocatore. Ma il club nerazzurro al momento possiede una batteria di attaccanti, esterni offensivi e fantasisti che impediscono manovre o assalti a Keita. [...]

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