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Ausilio: Icardi nel progetto Inter, il Real dovrebbe convincerlo...

Il direttore sportivo si dice sicuro della permanenza dell'attaccante: «E' il nostro capitano e vuole restare, questo vale più di ogni contratto o clausola»

ROMA - «Come ha detto il nostro allenatore, all'Inter sono tutti titolari e tutti hanno opportunità. Penso a Ranocchia, Santon...Spalletti sta costruendo una squadra che lavora bene insieme, un gruppo vero. Dalbert e Karamoh sono entrati sul 4-0 come se il risultato fosse ancora in bilico. Mercato? Questa squadra può essere migliorata solo con un grande campione e non mi risulta siano sul mercato al momento. I nostri sono giocatori forti e vogliamo andare avanti con loro. Icardi? Non credo ci sia il bisogno di convincerlo ulteriormente a legarsi all'Inter: ha un contratto lungo e vuole sentirsi importante con questi colori, si sente il capitano e vuole vincere con questa maglia, questo è più importante di tutto il resto, di contratti e clausole. Il Real non ha bussato alla nostra porta, dovrebbero convincere un giocatore come Icardi a lasciare un progetto come quello dell’Inter di cui si sente parte, protagonista e capitano». Così il direttore sportivo dell'Inter Piero Ausilio, ospite della Domenica Sportiva, parlando della situazione attuale della squadra nerazzurra e del suo gioiello. 

PROGETTO INTER - «Finora stiamo andando bene, siamo in alto e non abbiamo voglia di scendere. Ma da qui a maggio c'è tanta strada e in due settimane si rischia di passare dal primo al quinto posto, quest'anno corrono tutti ma sopra i 90 punti ne puoi vedere una, come è successo con la Juve. E' un ritmo pazzesco, troppo elevato, che non ha uguali in Europa. Noi vogliamo giocare la Champions League, per noi è il posto normale che dobbiamo occupare, questa stagione è un anno di lavoro e programmazione e dall'anno prossimo vogliamo tornare al piacere di giocare ogni tre giorni». 

JUVE-INTER, HIGUAIN E ICARDI «Paura di Higuain? Mai, nel calcio non ci deve mai essere paura. C'è rispetto per lui e per la Juventus, in questi anni ha dimostrato di essere la più forte ma troverà un’Inter che le renderà la vita dura. Con questa classifica il derby d'Italia è "La Partita". Andremo a Torino cercando di portare a casa questi tre punti. Non è mai stata una partita come le altre Juve-Inter, però in un campionato così lungo non è una partita che può essere definita decisiva per quanto importante. Differenza Icardi-Higuain? Penso che il secondo a 30 anni abbia completato un percorso, Mauro invece ha ancora sei anni davanti per crescere e migliorare. Ora Mauro partecipa molto alla manovra, collabora fuori dall'area di rigore e nei sedici metri non ha eguali al mondo».

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