BOLOGNA - La crisi del Bologna mette in discussione tutti. Non solo Donadoni. A giugno alcuni giocatori potrebbero andare incontro ad una bocciatura e a quel punto si aprirebbero finestre di mercato oggi impensabili. Destro ha un contratto che va in scadenza nel 2020, ma sono pochi(ssimi) oggi quelli pronti a scommettere in una sua permanenza per altri due anni. Se si sblocca, ha qualche chance. Se arriva arrancando a fine stagione, diventa quasi impossibile pensare ad un Bologna pronto a puntare ancora su di lui. La situazione di Masina - se non viene risolta presto - diventerà un cerino acceso in mano ai dirigenti. Il terzino ha un altro anno di contratto, il Bologna rischia di vederselo portar via senza monetizzare. Il ds Bigon ha già dichiarato pubblicamente di essersi cautelato. Il cambio di agente di Donsah nei giorni scorsi - da Oliver Arthur a Silvio Pagliari - lascia presagire la volontà di fare chiarezza sul futuro di un giocatore che aspetta il rinnovo ma che ha già espresso più volte la sua voglia di andarsene. Destro, Masina, Donsah: tre con la valigia. Senza contare che a giugno tornerà inevitabilmente di moda la questione Verdi. Ha scelto Bologna per continuare la sua crescita, ma anche lui in estate - avrà 26 anni - dovrà decidere se accettare o meno le offerte che arriveranno.
IN PORTA - Non è finita: sono tutti sotto esame. A partire da Mirante, decisivo fino all’anno scorso, più incerto in questa stagione. Non è un mistero che il Bologna abbia già sondato un paio di portieri in Italia e all’estero.