PROFILI - Quando il campionato avrà espresso certezze granitiche, De Laurentiis (che dovrebbe rientrare dagli States alla vigilia della gara di san Siro, con il Milan) e Sarri avranno modo di esporre le personali teorie, di scovare margini di intervento per dare al ciclo una continuità rassicurante. Il Napoli non ha mai seriamente allargato il suo sguardo altrove, su altre panchine, però dei profili di eventuali successori è stato lecito tracciarlo: Marco Giampaolo è il tecnico con il maggior appeal, per considerazioni di carattere tecnico, e rimane l’opzione che, nel caso di divorzio (a sorpresa), indurrebbe ad immediata consultazione; però nel tempo - e chiaramente - qualcun altro ha conquistato la stima di De Laurentiis e di Giuntoli: lo spagnolo Marcelino Garcia Toral, allenatore del sorprendente Valencia, in passato antagonista del Napoli con il Villarreal, lascia impronte ovunque, pur nella diversità del suo calcio rispetto a quello di Sarri; e il portoghese Paulo Alexandre Rodrigues Fonseca, il “regista” dello Shakhtar, ha uno stile che non passa inosservato. Ma è Sarri l’allenatore del Napoli che verrà (fino a prova contraria).
Corriere dello Sport
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