ROMA - Cristante, c’è solo la Roma. Martedì Luca Percassi e Sartori, i due dirigenti che insieme con Zamagna sovrintendono al mercato, erano a Roma per incontrare Monchi e gli altri manager giallorossi per mettere a punto l’affare Cristante. L’operazione è stata definita, ora mancano solo i dettagli. L’Atalanta non ha altri interlocutori per il giocatore, tratta solo con la Roma, la Juve, dopo la Lazio, è uscita di scena. In realtà il presidente biancoceleste, Claudio Lotito, ha fatto capire di non essere mai entrato veramente in competizione per il centrocampista. Nell’affare Cristante entra solo Defrel, quale parziale contropartita. L’Atalanta non considera ancora pronto Tumminello, che rientrerà dal prestito al Crotone. Resta da definire il prestito con diritto di riscatto e controriscatto dell’attaccante e l’ingaggio, che per l’Atalanta è troppo alto. Ma c’è la volontà di entrambi i club di chiudere l’operazione. La Roma deve ancora ottenere il gradimento di Defrel alla cessione. Il francese è un patrimonio della società giallorossa e non verrà ceduto a titolo definitivo per non fare una minusvalenza, dopo essere stato acquistato un anno fa per ventidue milioni. L’ex del Sassuolo non ha preclusioni nei confronti del club bergamasco. E c’è un retroscena che riguarda l’attaccante, che qualche anno fa era stato vicino al trasferimento alla Dea. L’Atalanta voleva Defrel dai tempi del Cesena, era arrivata molto vicina al suo acquisto, ma Foschi, direttore sportivo romagnolo, dopo averlo promesso ai dirigenti nerazzurri poi lo cedette al Sassuolo. La valutazione data a Cristante, sulla quale i due club hanno trovato l’intesa, è di venticinque milioni e il cash da inserire nell’affare dipenderà dalla formula con la quale Defrel finirà in nerazzurro. 

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