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Lazio, Lotito fissa il prezzo: «Per Milinkovic-Savic ci vogliono 200 milioni»

I retroscena a margine del premio ritirato martedì dal presidente biancoceleste

ROMA - I retroscena a margine del premio ritirato martedì dal presidente della Lazio La battuta di Lotito è famosa, ha il copyright, i diritti sono riservati da anni. La penultima volta l’ha utilizzata per avvertire gli interessati ad Hernanes: «Se bastano diciotto milioni? Neanche per lo scarpino destro». L’ultima volta l’ha utilizzata martedì a Soriano nel Cimino, parlando di Milinkovic: «Se costa centoventi milioni? Sì, per gamba...». Lotito, scherzando e ridendo, dice la verità o s’avvicina a dirla. Quando è in vena, quando è spumeggiante più che travolgente e tracimante, qualche notizia si riesce a strapparla. Lotito era in vena martedì, ha ritirato il premio “Pietro Calabrese”, ha improvvisato un comizio sul palco e a fine manifestazione si sono creati i soliti capannelli, formati da crocchi di giornalisti (sportivi e politici) più i curiosi. E’ in una di queste occasioni che Lotito, mimando il gesto con le mani, ha fatto capire quanto vale Milinkovic: duecento milioni. Muoveva dito indice e dito medio della mano destra e corredava il tutto con un sorriso sardonico.

VIDEO: I goal più belli di Milinkovic Savic 

 

IL RIFIUTO - Lotito, pubblicamente, è restio a fare prezzi, non fa mercato in piazza o in tv, l’ha detto anche martedì. Ma qualche traccia l’ha fornita. «Per Milinkovic ho rifiutato 110 milioni già il 29 agosto», ha detto. E prima ancora ne aveva rifiutati 70 dall’Inter, è storia di luglio 2017. I primi assalti, che hanno visto come protagonisti anche Real e Juve, sono stati respinti. I secondi sono iniziati al termine dell’ultima stagione e si sono conclusi allo stesso modo. Il Manchester United di Mourinho ha avanzato un’offerta di 110 milioni più bonus, niente da fare. Lotito spara richieste da 200 milioni per ottenere più di 110 o 120 e perché considera Milinkovic un campione vero, unico nel suo genere: destro e sinistro, fisico statuario, multitasking (per dirla come si dice oggi) per i ruoli che occupa. «Avete visto cosa ha fatto contro l’Inter? Ne ha lasciati tre di stucco», se la rideva il presidente della Lazio ripensando ad una delle azioni più belle firmate dal Sergente serbo nella notte Champions. Lotito è molto legato a Milinkovic: «E’ un bravo ragazzo, è rispettoso, gli voglio bene», ha aggiunto il patron. Sergej è stato di parola con la Lazio nel 2015, non tradì, disse no alla Fiorentina, scappò a Roma per firmare. In caso di cessione le parti troveranno sicuramente un’intesa, chiuderanno l’affare migliore per tutti.

IL DIKTAT - Lotito, di Milinkovic, ha detto anche questo: «I giocatori si dividono in quattro categorie: normali, buoni, ottimi e campioni. Milinkovic appartiene alla categoria dei campioni». E ha chiarito un fatto, vale per tutti i gioielli della Lazio: «In passato non bussavano [...]

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