ROMA - Occhio a Roberto Soriano, centrocampista italo-tedesco, 27 anni, reduce da una stagione balorda nel Villarreal. Ha giocato poco e ha brillato ancora meno. Involuzione complicata da spiegare perché all’impatto con la Liga aveva entusiasmato: 10 gol e 7 assist in 33 presenze appena indossata la maglia del Sottomarino Giallo. Veniva dalle imprese con la Sampdoria che lo avevano aiutato a guadagnare la convocazione in azzurro. Il ds Tare lo puntava e lo seguiva, si tratta di un giocatore che ha sempre apprezzato, può tornare di moda o almeno bisogna tenerlo in considerazione. Funziona così il mercato della Lazio, certi nomi restano nel mirino e nei pensieri per due o tre anni, bisogna solo trovare il momento giusto per prenderli e rilanciarli. Soriano può appartenere alla stessa categoria degli acquisti “alla Immobile”. Lo gestisce Tullio Tinti, lo storico manager degli Inzaghi. Sabato era il testimone, ovviamente insieme a Pippo, di Simone. Al matrimonio di Montalcino ha visto e incontrato anche i dirigenti della Lazio a cui potrebbe aver illustrato la situazione di Soriano. Dal punto di vista tecnico occupa la stessa posizione di Milinkovic, è un incursore, una mezz’ala offensiva. Non può avere lo stesso impatto, ovvio. Ma qualcosa potrebbe cambiare nel gioco della Lazio. E un altro grande acquisto ha promesso Lotito evocando l’esempio di Biglia e Leiva.

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