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Messi: «Roma? Un incubo. Griezmann un grande, rivorrei Neymar»

Il fuoriclasse dell'Argentina: «La Champions non ci deve più sfuggire. In Russia il mondo vuole vedermi campione»

IL MONDO VUOLE VEDERMI ALZARE LA COPPA - "Possiamo battere chiunque al Mondiale" - continua -  "Penso spesso alle finali perse e mi riempie di orgoglio che tantissima gente in giro per il mondo, senza essere argentina, vuole vedermi diventare campione del mondo". Desideri e sogni a parte, il n.10 argentino - in vista del torneo che si apre il 14 giugno - invita a "essere realisti. Abbiamo avuto una qualificazione complicata, il tecnico è cambiato, è cambiato anche il presidente federale. Insomma, ci sono stati molti problemi. Abbiamo faticato per qualificarci soffrendo fino all'ultima partita. Adesso dobbiamo ragionare con calma e pensare di andare avanti partita dopo partita. Anche il brutto ko contro la Spagna è stato molto difficile da digerire - ammette - anche perché venivamo dalla buona partita contro l'Italia. Perdere in quel modo ci ha fatto tornare indietro... - confessa il 5 volte Pallone d'Oro - Da quella sconfitta abbiamo però tratto cose positive e abbiamo avuto abbastanza tempo davanti per fare bene".

Questo non significa ovviamente che l'Albiceleste avrà la vita facile in Russia, perché - spiega - "in un Mondiale la logica conta fino a un certo punto. A volte arrivano dei risultati che non ci si aspetta. Un Mondiale è davvero difficile e le partite sono molto complicate. Al Brasile può toccare l'Inghilterra, il Belgio, dipende da tante cose e circostanze. Sono tornei davvero complicati ma per questo sono i migliori e per questo difficili da vincere". Messi passa poi ad analizzare i profili dei 'colleghi' che potrebbero 'rubargli' la vetrina iridata: "Ogni nazionale ha degli ottimi giocatori. Il Brasile ha Ney e Coutinho, la Spagna ha Iniesta e Silva, la Germania non ha stelle specifiche, ma ha una squadra molto forte, il Belgio ha Hazard e De Bruyne, la Francia Griezmann e Mbappè ... Insomma, ci sono tanti ottimi giocatori", aggiunge Leo che sa di avere il peso di un Paese intero sulle spalle: "Il modo con cui il calcio è vissuto in Argentina è complicato. Siamo stati fortunati a raggiungere tre finali, a goderci l'ultima vittoria al Mondiale, il modo in cui la gente l'ha vissuta per le strade, anche se poi abbiamo avuto la sfortuna di non riuscire a vincere nessuna delle tre successive finali e questo ha un po' macchiato quella gioia". Nonostante questo, aggiunge Messi, in Brasile "è stato fantastico, spettacolare vedere come ogni argentino vive un Mondiale".

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