WOLFSBURG - E poi magari s’ascolterà una voce, chissà forse sarà in Mondovisione, e si resterà con la testa in su a guardar la stella: «Ha toccato, ha toccato... ». E diventerà l’atterraggio del Secolo, qualcosa che ruberà le anime e le coscienze, e le sballotterà sin sulla luna, ormai l’ultimo avamposto d’una estate pirotecnica, attraversata dentro a un sogno in technicolor o in biancoenero, con suggestioni che si sono accavallate fino a trasformarsi in torride ossessioni. L’hanno visto, a Sua Maestà, quel matador che ha rapito l’estate di Napoli, sull’elenco dei passeggeri d’un volo che decollerà oggi da Parigi, l’hanno avvertito attraverso le profezie degli amici degli amici, l’hanno annunciato con sontuosa e svizzera precisione per il 9 agosto, e ci siamo, all’ora x e al minuto y, con contratto già firmato e diritti d’immagine ovviamente concessi e dettagli che farebbero impallidire il più astuto degli Sherlock Holmes del football.

GATE - L’hanno trascinato in questo gorgo divenuto più imponente della realtà, perché il Napoli ci ha pensato - e non c’è nulla di strano, né di illegale nel concedersi un’idea meravigliosa evaporata dinnanzi a condizioni divenute irrealizzabili - ma poi l’hanno trasformato in un tormento popolare, immaginandolo a un gate del Charles de Gaulle, con tanto di biglietto per Cavani Gomez Edinson Roberto, in procinto d’arrivare a Capodichino, salutare e reimbarcarsi sul primo aereo, stavolta direzione Wolfsburg, per ricominciare assieme.

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