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Inter, Ausilio: «Pronti a blindare Icardi»

EPA
Il ds nerazzurro: «Paquetà al Milan? Ci faremo trovare pronti». Mauro: «San Siro spettacolare, i miei idoli Batistuta ed Eto'o»

MILANO - Piero Ausilio, direttore sportivo dell'Inter, ha parlato ai microfoni di Sky Sport, iniziando dal buon momento di forma dei nerazzurri: “Abbiamo carattere, ma non solo: per fare bene ci vuole anche qualità, non si vincono sei partite solamente con la determinazione. Gli infortunati? Sono rimasti a Milano: Brozovic è in fase di recupero, D’Ambrosio ha un fastidio al ginocchio, speriamo possa essere disponibile per il derby". Il dirigente prosegue: "Siamo consapevoli del lavoro impostato: lo scorso anno il nostro obiettivo era quello di rientrare in Champions e ci siamo riusciti. L’Inter delle ultime settimane è un punto di partenza per fare cose positive. I nuovi arrivati? Tutti possono fare meglio, non si parla di singoli. Keita è arrivato gli ultimi giorni di mercato e non stava benissimo. Penso possa fare molto bene, è un giocatore forte".

CAPITOLO ICARDI - In caso di ottavi Icardi e Spalletti potrebbero vedersi rinnovato il contratto: "Il mister non ha bisogno di regali perché è felice all’Inter, e noi siamo strafelici di lui. Per quanto riguarda Mauro ci stiamo lavorando, non ci nascondiamo. Ci siamo visti e ne parliamo, ma non c'è fretta". Il Milan ha messo le mani sul gioiello Lucas Paquetà, quale risposta dai rivali? "Siamo in una fase di scouting: stiamo guardando molte partite come abbiamo sempre fatto. Sono convinto che dopo aver visionato al meglio questi calciatori l’Inter si farà trovare pronta”.

PARLA MAURO - Ai microfoni di Inter Tv si è presentato Mauro Icardi: “Via da casa? La prima volta dall’Argentina, poi da Barcellona. All'inizio è dura, ma poi ci si abitua e non si soffre troppo. Penso che la prima partita giocata sia stata alle Canarie, facevo il raccattapalle della mia squadra; da piccolo ho provato tutti i ruoli, anche il portiere. Il primo gol non me lo ricordo, ma ne facevo già tanti. Ho avuto due idoli: prima Batistuta e poi al Barcellona con Eto’o. Se non avessi fatto il calciatore, penso che avrei fatto qualsiasi altra cosa riguardasse lo sport”. Sul suo rapporto con San Siro: “In una parola? Spettacolare  Mi piace quando i tifosi cantano ‘Amala’, lhanno imparata anche i miei figli. Giocare al Meazza è sempre bello e con tutta la nostra gente ancora di più. L’Inter mi ha dato tantissimo, mi ha fatto crescere come persona e calciatore: sono arrivato che ero un ragazzino di vent’anni, ora posso solo ringraziare Milano e l’Inter per la vita che faccio".

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