NAPOLI - Napoli, Parigi, Cagliari: succederà qualcosa o forse no, però si resterà con la testa tra le nuvole ancora per un po’, aspettando mosse e contromosse, annusando l’aria, lambendo un affare in cui danzeranno (danzerebbero) 230 milioni tutto compreso, anche i quinquennali per i calciatori. E’ il calcio del Terzo Millennio, ed ha rotto gli argini, e ora che gennaio è diventato “centrale” per il Psg, praticamente abbandonato da Rabiot, Allan Marques Loureiro diventa lo snodo di un mercato che sembrava dovesse restare immobile e invece si agita nel triangolo che da Napoli porta al Parco dei Principi e da qui sino a Cagliari. La scossa può arrivare esclusivamente dalla Francia, è lì che c’è la pista per far decollare una trattativa - un ménage à trois - da collocare nella zona nevralgica del campo: è dal 20 dicembre, dal primo appuntamento a Roma tra Giuntoli e Juan Manuel Gemelli, il manager di Allan, che tutto resta avvolto nel mistero più decifrabile (eh sì), perché quella è l’alba di una trattativa che non può mai essere considerata né soffocata, né strozzata.

MONEY - I primi cinquanta milioni di euro sono stati considerati, dal Napoli, improponibili, però intorno agli ottanta se ne potrebbe parlare, nonostante la quotazione offerta del brasiliano sia superiore: il Psg ha bisogno di un mediano, uno che rompa e riparta, che ha - chiaramente - il gradimento di Neymar, genio assoluto che ha voce in capitolo. Ma il Napoli ha scelto la linea dura, come per Koulibaly, e non cederà, a meno che non debba farlo per forza: però le contromisure sono state avviate, solleticando il Cagliari per Barella, proponendo inizialmente venti milioni più Rog e più Ounas. Sarà eventualmente necessario andare sul cash, qualcosina che oscilli intorno (e oltre) i quaranta milioni di euro per arrivare a Barella.

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