Mercato
Qui sarà decisivo il lavoro di Petrachi che avrà tanti, tantissimi casi da risolvere: le partenze necessarie per compensare la mancata qualificazione in Champions, l’abbassamento del tetto ingaggi preteso da Pallotta (si parla di un 20-25%), le mancate plusvalenze di giocatori sopravvalutati acquistati a caro prezzo e con poco mercato (Pastore, Bianda e Nzonzi per fare solo due nomi) e infine la necessità di rimpiazzare pedine cardine nello scacchiere come Dzeko, De Rossi, Kolarov e Manolas, destinati a dire addio. I nomi che si fanno sono tanti, da Belotti a Zapata, ma molto dipenderà dal budget di mercato sul quale Petrachi potrà contare. Di sicuro sarà un’altra estate giallorossa molto movimentata sul mercato.
Nuovo ciclo
E’ l’idea della società, è il punto cardine del nuovo corso. Ripartire con una Roma più giovane, meno legata al rendimento del singolo, più incentrata sul collettivo. L’esempio da seguire è quello dell’Atalanta: un modello vincente che però è difficilmente replicabile in una piazza calda come quella di Roma. L’impresa non sarà facile ma di sicuro non ci sono alternative: dopo il fallimento di questa fase, se ne deve necessariamente aprire un’altra che vedrà in Florenzi e Pellegrini i due emblemi di un romanismo - per fortuna - ancora presente dalle parti di Trigoria.