ROMA - Un solo nome indicato con la penna nera e il cerchio rosso intorno: Ismaily. La Roma è già al lavoro per accontentare Fonseca, trattando appunto il mancino brasiliano dello Shakhtar. La sua valutazione è di 15 milioni, a cui Petrachi spera di arrivare con i soliti bonus partendo da un’offerta-base di 10. Ismaily ovviamente sarebbe ben felice, a 29 anni, di tentare l’esperienza della vita. Dopo sei stagioni in Ucraina, potrebbe finalmente testare un campionato di prima fascia. E dal lussuoso resort in Brasile dove si sta riposando con la famiglia, ha già fatto sapere agli intermediari che curano il trasferimento di essere entusiasta della prospettiva. Ancora non si è parlato di contratto e di soldi, perché la Roma non vuole creare tensioni con lo Shakhtar nel momento in cui sta definendo la questione-allenatore.

Per ora le parti rimangono caute sulla fattibilità dell’affare ma Fonseca spera di avere di nuovo a disposizione Ismaily, che ha sempre ritenuto un punto di riferimento insostitubile nel gioco. Il suo eventuale arrivo è naturalmente subordinato all’addio di Kolarov, che la Roma è disposta a cedere. L’Inter ha effettuato un sondaggio con l’entourage del giocatore, che si è preso del tempo per riflettere. Ieri Kolarov ha giocato con la nazionale serba. La prossima settimana farà sapere la sua decisione. Da una parte l’idea di seguire Dzeko a Milano lo stuzzica, con tanto di contratto prolungato (quello attuale scade nel 2020), ma l’opzione di tornare in patria per chiudere la carriera nella Stella Rossa è altrettanto valida. In ogni caso la Roma è intenzionata ad affiancare al giovane Luca Pellegrini, che rientra dal prestito al Cagliari, un terzino sinistro più esperto: Ismaily è il giocatore segnalato da Fonseca.

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