CASTELROTTO - Dal ritiro di Castelrotto, il secondo portiere del Bologna Angelo Da Costa ha toccato vari argomenti in conferenza stampa, primo tra tutti la malattia del tecnico rossoblu Sinisa Mihajlovic: "Ci siamo uniti tanto e proprio per questo abbiamo sentito ancora di più la botta. Io lo conosco da tempo (dall'esperienza comune alla Sampdoria, ndr) e il mio rimpianto è di non averlo avuto prima perché con la sua mentalità avrei potuto fare qualcosa di più in carriera. Non è stato facile assorbire la notizia, da una parte soffriamo, ma ci ha insegnato talmente tante cose buone che non possiamo non lottare in campo e con lui. Ci siamo parlati tra di noi e con lo staff e abbiamo preso un impegno morale con noi stessi, con Bologna e con Mihajlovic". Il portiere prosegue: "Questo è sicuramente il gruppo più forte con il quale sono stato in ritiro. Vedere certi acquisti e conferme ti dà tanta forza mentale. Partiamo con un gruppo già formato e migliorato. Io ripeto sempre che il mio obiettivo sarebbe raggiungere l’Europa, ma quest’anno è quello di giocarcela con tutti. Essendo qui da tanto, posso dire che ogni anno c’era qualcuno che voleva andare via a fine o a inizio stagione. Quest’anno non succede, tutti vogliono venire a Bologna".

Il brasiliano parla poi del suo futuro: "Sono in scadenza quest’anno ma non ho ancora parlato con la società. Adesso non ce n’è bisogno, io cercherò di dare il massimo e a fine anno ci riparleremo. A Bologna sto benissimo e la mia volontà è di rimanere". Sul ripensamento di Skov Olsen: "Avrà le sue ragioni per essere dubbioso, io che sono qua da tanto non riesco a capire come si faccia a dire di no al Bologna. Posso solo dirgli che se viene troverà un posto fantastico, un gran tifo e una città meravigliosa con un gruppo accogliente. Lo sanno tutti che questo è un bel posto con uno spogliatoio sano, in tanti vorrebbero venire. Non se ne pentirebbe”.