Corriere dello Sport

Rendi la tua esperienza speciale

Home

Calcio

Formula 1

Moto

Motori

Basket

Tennis

Altri Sport

Stadio

Foto

Video

Corriere dello Sport

LIVE

Foggia, ecco Mancini: "Entusiasta per questa avventura, ora ragiono da allenatore"

Il neo tecnico dei satanelli: "Sono stato allenato da Capello, Spalletti e Mourinho, ognuno mi ha insegnato tanto. Serie D? Non la conosco, ma sarà una guerra su ogni campo"

FOGGIA - "Grazie al presidente e al direttore per questa opportunità. Ho smesso di giocare tre anni fa e poi ho iniziato a studiare. Pretendo di fare l'allenatore". E' carico e determinato Amantino Mancini, nel suo primo giorno da allenatore del Foggia. Il brasiliano, dopo una carriera in Italia tra Roma, Inter e Milan, ha appeso gli scarpini al chiodo e ora si appresta a cominciare la sua avventura in panchina: "E' un lavoro difficile, questo già lo so, ma ho buttato gli scarpini e ragiono come allenatore - ammette nella sua conferenza stampa di presentazione -. Spero di essere felice e aiutare il Foggia a raggiungere grandi traguardi".

Amantino Mancini nuovo tecnico del Foggia, l'annuncio ufficiale

"Sono in una piazza calda"

"Ho entusiasmo per questa avventura - spiega Amantino Mancini -, sappiamo che Foggia è una piazza calda dove si vive di calcio tutto il giorno. Chinesinho? Lo conosco di nome, ha allenato l'Internacional di Porto Alegre. Io penso solo a lavorare, qui sono passati tecnici importanti come Zeman e De Zerbi, ma io voglio fare da allenatore quello che ho fatto da calciatore. E' la mia prima esperienza, ma sono felice".

"L'amore con il Foggia è nato a Londra"

Mancini, poi, spiega come è nata questa avventura: "L'amore con il Foggia è nato a Londra, nel ristorante di un foggiano. Io ho lavorato con Capello, Prandelli, Spalletti e Mourinho, allenatori che mi hanno insegnato tanto. Con chi mi sono trovato meglio? Per il gioco con Spalletti, Mourinho è un vero campione. Ho giocato con il 3-5-2 negli ultimi anni da calciatore, ma sono stato capocannoniere anche da terzino: con questo modulo si può tranquillamente giocare. Serie D? La conosco veramente poco, ma al 65% sarà una guerra, si gioca su campi non belli e con atmosfere pesanti. Servirà un minimo di organizzazione per la parte tecnico-tattica, altrimenti sarà difficile vincere. A tutti i tifosi: Zà Fò!", ha concluso Mancini in dialetto foggiano.

Corriere dello Sport in abbonamento

Insieme per passione, scegli come

Abbonati all'edizione digitale del giornale. Partite, storie, approfondimenti, interviste, commenti, rubriche, classifiche, tabellini, formazioni, anteprime.

Sempre con te, come vuoi