Il volto incerto di Spinazzola a Linate e quello raggiante di Politano a Fiumicino: ieri è iniziata con queste due immagini - contrapposte e fortemente evocative - la giornata dei calciatori coinvolti nell'affare simbolo di queste prime settimane di mercato. A Matteo, figlio di Roma, è bastato un sorriso per prendersi gioco di chi considera la vita come un maledetto treno che passa una volta sola e che viaggia senza conoscere la sua destinazione. Lui sapeva benissimo che questo giorno sarebbe arrivato. Ed eccolo, pienamente realizzato: petto in fuori, occhi lucidi e sogni grandi. Il ragazzo plasmato nel laboratorio di Trigoria ci è tornato da protagonista. Anche se poi, in serata, ha dovuto fare i conti con un po’ di tensione. Perché? Tutto nasce dalle perplessità dell’Inter. L’operazione è stata chiusa alla pari con una valutazione per entrambi i giocatori intorno ai 27/28 milioni, ma ieri non è arrivata nessuna ufficialità - e quindi nessuna dichiarazione del calciatore - perché la Roma sta attendendo il “via libera” da parte dell’Inter.

Cambio formula

I nerazzurri hanno predisposto infatti dei test supplementari per valutare fino in fondo le condizioni di Leonardo Spinazzola. È un passaggio formale e al tempo stesso indispensabile. Politano non è stato convocato per la trasferta di stasera in Coppa Italia, però nell’hotel di Parma dove alloggia la squadra c’è già una camera prenotata a suo nome. Il problema risiede, secondo le notizie circolate ieri sera, nella possibilità che l’Inter intenda cambiare la formula del trasferimento, passando dal “definitivo” al prestito con diritto di riscatto. Oggi ne sapremo di più: se non ci saranno ripensamenti dopo i test supplementari di Spinazzola, arriveranno le rispettive fumate bianche.

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