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Braida: “Pjanic è come Xavi e Iniesta. E su Lautaro...”

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L’ex dirigente del Milan, che ha lavorato per quattro anni per il Barça, benedice le scelte del club catalano che punta forte sul centrocampista bosniaco e sull'attaccante argentino per rinforzarsi

BARCELLONA (SPAGNA) - Dalla scorsa estate Ariedo Braida non lavora più per il Barcellona, ma l’ex direttore sportivo del Milan continua a dare i suoi consigli al club blaugrana attraverso le pagine del Mundo Deportivo, ad iniziare dall’acquisto dello juventino Miralem Pjanic. “Ha il perfetto profilo per giocare nel Barça”, il commento entusiasta dell’esperto dirigente, che da quel che si dice potrebbe far ritorno in tempi brevi a Casa Milan. “Ha le stesse caratteristiche di Xavi e Iniesta. Forse non è Xavi e Iniesta, ma ha un ottimo tocco e una grande intelligenza. E calcia molto bene le punizioni. È fortissimo, ha una tecnica sopraffina e molte altre virtù. Lui e Lautaro, l’altro nome accostato ai blaugrana, sono perfetti per il Barça”.

"Pjanic, la scheda segreta del Barcellona"

Braida: "Lautaro ha tutto"

Già Lautaro. Dopo l’accurata descrizione del centrocampista bosniaco, Braida parla con trasporto anche del Toro nerazzurro. “Mi piace tantissimo. Ha qualità, talento e gol. Ha tutti i numeri per giocare nel Barça, è molto forte. Ed è ancora giovane, può ancora migliorare tantissimo”. Oltre ai due obiettivi principali del mercato blaugrana, salta fuori anche il nome di Mattia De Sciglio, un altro che spunta spesso quando si parla di eventuali interscambi tra il club catalano e le italiane. “È un’ala che gioca da terzino”, la sentenza dell’esperto, che poi parla dei giocatori nella rosa di Quique Setién che potrebbero traslocare in Serie A. “Ci sono tanti giocatori forti nel Barça che potrebbero partire, come Semedo, che a me piace moltissimo. Arthur è un altro di gran livello e che viene accostato alla Juve. Così come Junior Firpo. Poi, viene menzionato anche Dembelé. “Sicuri che la Juve lo voglia? È velocissimo e ha molte virtù, ma anche qualche difetto. Ma con la sua qualità può giocare ovunque”.

Braida e i gioielli del Barça

Dopo aver seguito per quattro anni con i propri occhi la crescita dell’ultima generazione di canterani blaugrana, però, Braida si sente di segnalare tre ragazzi di cui si parla poco e che potrebbero fare comodo anche alle italiane. “Ho lavorato nel Barça e ci sono tre giovani di grandissima qualità. Sono Riqui Puig, Alex Collado e Monchu. Non può mancare una parola sul gioiellino Ansu Fati, per cui l’ex dirigente rossonero ha da sempre avuto un debole. “Ormai lo conoscono tutti. Ha una qualità impressionante. Mi ha sorpreso moltissimo per la sua maturità e per come vede il gioco. È già un eccellente giocatore”. E i tifosi dell’Inter lo sanno bene, dopo averlo visto giocare e segnare a San Siro, insieme all’ex compagno Carles Perez, nel frattempo passato alla Roma. Il dirigente italiano, in tempi non sospetti l’aveva paragonato ad Arjen Robben. “Due anni fa poteva andare al Basilea. Per me è fortissimo. È rapido, forte fisicamente e calcia benissimo”. Ribadito una volta per tutte che Messi è il numero uno, il migliore del mondo e scrivetelo in lettere maiuscole”, Braida chiude con un’ammissione. “Il mio debole, però, è Sergio Busquets. È il giocatore più intelligente del calcio mondiale”.

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