FIRENZE - Assalto a Piatek per dare a Iachini il bomber da doppia cifra di gol e risolvere così una volta per tutte l’annoso problema che da almeno tre anni limita la fase offensiva, con tutto quello che ne consegue. Poi, stretta su Torreira o in alternativa su Paredes perché lo sviluppo delle due trattative corre su binari paralleli per modalità e temi, e infine difesa ad oltranza della… difesa titolare. Settembre si avvicina e si avvicina l’inizio della nuova stagione, ma la Fiorentina si è data una scadenza (metà del mese che entra) per raggiungere gli obiettivi fissati e quindi sa che questo è il momento di dare un’accelerazione.

Prendiamo Krzysztof Piatek, il primo attaccante di un elenco che comprende obiettivi complicati ma possibili, a dispetto di quelli irrealizzabili: l’Hertha Berlino non scende sotto i 25 milioni di valutazione, la Fiorentina è disposta a spenderne una ventina partendo dal prestito con riscatto a giugno 2021 (o 2022) in base a presenze e gol del centravanti polacco che, dal canto suo, giocherebbe di sponda per tornare nel campionato italiano venendo incontro alle cifre d’ingaggio (viaggia sui 4 milioni l’anno: troppi). L’offerta è già stata recapitata e non ha trovato porte chiuse, adesso il pressing sui tedeschi è costante e intanto il club viola non molla la pista che porta a Eder, altro tipo di attaccante, ma esperienza e continuità garantiti: l’italo-brasiliano è una carta di “riserva” da giocare magari al momento opportuno. E la Serie A è una costante che si ripete anche nel caso di Lucas Torreira: il tecnico Arteta lo ha messo ai margini del progetto tattico 2020-21 dell’Arsenal e quindi il centrocampista uruguaiano è in uscita. Di suo, l’ex Pescara e Samp accoglierebbe di buon grado il ritorno in Italia, ma la Fiorentina deve fare i conti (in tutti i sensi) con le richieste dei Gunners che vogliono chiaramente monetizzare la cessione.

Leggi l'articolo completo sull'edizione odierna del Corriere dello Sport