La storia è finita: dopo otto stagioni e sedici trofei (quattro Champions), 318 partite e 51 gol, Isco considera chiusa la sua avventura nel Real Madrid. Fatica a trovare spazio negli schemi di Zidane e rischia di bruciare un anno in panchina. Solo tre partite da titolare in Liga e appena tredici minuti in campo durante la fase a gironi di Champions: la mezzala ha chiesto al presidente Perez di potersi scegliere un nuovo club. Ha ventotto anni e il contratto in scadenza nel 2022. In passato era stato corteggiato dalla Juve e dal Milan. L’Everton, nei giorni scorsi, lo ha cercato: Ancelotti è molto legato al centrocampista, insieme hanno vinto una Champions. C’è stato un sondaggio anche dell’Arsenal: Arteta lo vorrebbe a Londra.

L’idea della Premier piace a Isco, ma nelle ultime ore è emersa una possibilità che ha acceso l’interesse del giocatore: si è fatto avanti il Siviglia, il direttore sportivo Monchi cerca un leader di livello internazionale e Lopetegui ha sempre avuto un rapporto splendido con Isco, prima da ct della nazionale spagnola e poi da allenatore del Real Madrid. Perez è pronto a cederlo: il bilancio dei “blancos” ha subìto, a causa della pandemia, un danno da trecento milioni. Risparmiare, tagliare i costi, è una necessità assoluta. Isco è in partenza. E il Siviglia gli offre con un contratto fino al 2026.