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Calciomercato Bologna: Svanberg, Schouten e Dominguez, chi parte?

I colpi di Sabatini e Bigon serviranno a due obiettivi: avere una bella mediana e finanziare un gran mercato a suon di plusvalenze

BOLOGNA - Mattias Svanberg, svedese, classe 1999, Nicolas Dominguez, argentino, classe 1998, Jerdy Schouten, olandese, classe 1997. Poi Andri Baldursson, islandese, classe 2002, che ormai è considerato a tutti gli effetti da Sinisa Mihajlovic uno dei suoi “tenorini” del centrocampo. No, non abbiamo dimenticato Andrea Poli, ci mancherebbe, nelle rotazioni c’è anche lui che della squadra è uno dei capitani, ma è evidente come il futuro del Bologna sia nei piedi soprattutto di questi 4 ragazzi che hanno ancora margini importanti di miglioramento. O meglio, forse solo di tre di loro, perché è facile immaginare che il governo rossoblù nella prossima sessione estiva del mercato andrà a caccia di una plusvalenza, dovendo fare almeno in parte il mercato in entrata con i soldi ricavati da quello in uscita. E in questo senso il calciatore che più degli altri potrebbe lasciare il Bologna alla fine di questo campionato è Svanberg, che tra l’altro è già seguito in Italia dal Milan e anche da società della Premier e della Bundesliga. Poi va aggiunto un particolare che ha di sicuro un peso: lo svedese è stato pagato sui 4 milioni di euro, il che significa che di fronte a un’offerta che si aggira sui 20 milioni difficilmente i capi rossoblù farebbero finta di niente.

Tanti estimatori anche per Jerdy Schouten

Detto che a oggi non è immaginabile poter fare per il Bologna una plusvalenza con Dominguez che è stato pagato sui 10 milioni di euro, come Svanberg anche Schouten ha molti estimatori per quelle che sono le sue grandi potenzialità tecniche e di palleggio, ma ci mancherebbe solo che il Bologna li mollasse entrambi, perché a quel punto verrebbe smascherato, considerato che da una parte a parole sta garantendo di voler costruire una squadra più forte e competitiva e da un’altra con i fatti poi lascerebbe partire i tesori di famiglia. Sì, Svanberg e Dominguez partono praticamente alla pari e Sinisa sceglie via via chi dei due gli sembra più adatto a interpretare la partita, anche a seconda dell’avversario. Lo svedese è un centrocampista moderno, che strappa in continuazione e che arriva anche con una certa facilità alla conclusione, l’argentino di contro è più difensivo, anche se nel Velez Sarsfield veniva impiegato dal suo tecnico Gabriel Heinze (ex difensore anche della Roma) sia da mezzala d’attacco che a volte anche da trequartista.



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