Prendiamola con equilibrio, senza lasciarci ingoiare né dalla tenebrosa retorica del giocatore distratto e distrutto né dall’allegro qualunquismo di chi sottolinea, con ovvie e ottime ragioni, che vorrebbe avere lui quel tipo di problemi. A quattro giorni dall’inizio dell’Europeo, più precisamente dal debutto dell’Italia con la Turchia nell’Olimpico popolato a misura di pandemia, Gianluigi Donnarumma è senza squadra. Con altrettanta tranquillità possiamo dare per scontato che non resterà a lungo in tale condizione. Tra i generosi soccorritori di colui che è sospeso si è aggiunto di recente, o meglio si è riaggiunto con lieve ritardo, il Paris Saint-Germain.

Ecco perché il Psg non avrebbe problemi a prendere Donnarumma

In Francia molti sono piuttosto sicuri che le trattative stiano procedendo spedite. E non c’è da meravigliarsi, visto che la squadra a cui il Qatar affida buona parte della propaganda del Mondiale 2022 paga più o meno 18 milioni netti a Mbappé, 28 a Neymar, sta pensando di darne 31 a Ronaldo e di conseguenza può ben mettere in conto di darne 10, come da richiesta respinta dal Milan, a un portiere ventiduenne e di classe superiore. Aggiungendoci una corposa commissione per l’agente e niente altro: Donnarumma, si sa, è svincolato dal Milan. Stando alle stime sul contratto appena rinnovato il Psg ha già scelto di pagare oltre 7 milioni annui a Keylor Navas. Semmai sta qui il dubbio sull’opportunità di andare a prendere un altro grandone dell’area piccola, di certo non per metterlo a sedere. D’altra parte a 34 anni e con un posto di lavoro assicurato fino al 2024 si può comprendere perché il costaricano non venga considerato un investimento per il futuro. Siete ovviamente liberi di non crederci, ma persino quando si arriva a quei livelli di salario non c’è nulla che irriti i calciatori più del fatto di non avere certezze intorno al proprio futuro, all’organizzazione della propria vita nei mesi successivi.