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Dybala alla Roma, il retroscena sulla trattativa: la mossa decisiva di Mourinho

La società giallorossa ha incontrato  gli agenti e offerto 4,5 milioni più bonus per quattro anni. Il Napoli aveva provato a rilanciare ma ormai sembra defilato

Alla fine di una domenica, maledetta domenica di sole belluino, trentacinque gradi a martello, incontri in assenza, presenza e contumacia, offerte prudenti e controfferte impudenti, Paulo Dybala e la Roma si trovano vicinissimi l'una all'altro. Da giorni stanno lì lì per toccarsi, la Joya e la Magica, finché non passa un refolo di vento e li trascina indietro, li allontana e poi lascia che si riavvicinino. 

Ma oggi si toccheranno. Quasi di sicuro, magari ancora non del tutto ma solo perché Dybala ha colto la delicatezza del momento come l’ha colta Mourinho. Chiaro: per Paulo si tratta di qualcosa che lo tocca ancora più nel profondo, riguarda il suo presente di campione in essere e il suo futuro da ex giovane. A ventotto anni non vuole sbagliare ed è comprensibile. Bisogna aggiungere che con Mourinho addosso raramente si sbaglia e questo è un grosso pacchetto di punti a favore della Roma. Ieri, dopo che il giorno precedente il manager Carlos Novel aveva stentato a raggiungere Torino e casa di Dybala, si sono visti finalmente tutti: Novel appunto in qualità di specialista in sponsorizzazioni, l’agente dell’argentino Jorge Antun e il direttore generale della Roma, Tiago Pinto. Alle quattordici, senza Dybala lasciato a giocare a teqball (una via di mezzo tra calcio e tennistavolo) e, nelle pause, a mangiarsi le unghie e a chiedersi se abbia fatto bene a dare corda a Mourinho. Perché gliene ha data, quando si sono sentiti al telefono. Negli ultimi tempi è accaduto. Avrebbe anche scelto, l’attaccante: quando Mourinho comincia a gonfiarti di parole e a concimarti l’ego è difficile non ascoltarlo.  

L'offerta della Roma

Poi però bisogna parlare di soldi e Tiago Pinto lì è partito lento. Mentre il Napoli nelle ore recenti si era ripresentato all’attacco con un’offerta economica più competitiva. E Spalletti per la prima volta aveva parlato apertamente di Dybala: «Leggo che su di lui ci sono diverse squadre. Probabilmente le sue richieste sono alte e fa bene la società a riflettere. Però i tifosi sono preoccupati per le partenze e se non gli facciamo vedere la qualità a cui sono abituati diventa difficile». La Roma è andata dritta e ha offerto agli agenti di Dybala 4,5 milioni a stagione per quattro anni, più ovviamente i consueti bonus sostanziosi. In teoria non difficili da ottenere, in pratica una rete di salvataggio per il club, visto che l’argentino non è stato esente da guai fisici in tempi recenti. Quindi, aumenti di stipendio. legati anche alle presenze effettive in squadra . Per equilibrio e per risultare più convincente, Pinto ci ha aggiunto una clausola rescissoria di dimensione segreta, ma presumibilmente non molto elevata, che permetta a Dybala di liberarsi dal contratto con la Roma anche alla fine della prima stagione. Casomai le cose non funzionassero o arrivasse un’offerta irrinunciabile.

Dybala e la Roma, programmato un nuovo incontro

E lì si sono lasciati. Per qualche ora. Programmando un nuovo incontro a ora più tarda. Il giocatore e i suoi agenti hanno presentato la propria controproposta. E si è andati avanti a trattare, mentre continuavano anche le triangolazioni con Roma, l’Algarve dove la squadra è in ritiro e, supponiamo, Houston. Attori protagonistissimi, il responsabile delle operazioni calcistiche giallorosso Maurizio Lombardo - il quale, oltre ad andare in brodo di giuggiole ogni volta che gli si parla di Dybala, è stato anche alla Juventus e sa come si fanno certe cose - e ovviamente Mourinho. Mourinho ha una fretta indiavolata di vedersi consegnare Dybala, per un motivo semplice: sabato prossimo gli finisce il ritiro di Albufeira e vuole avere la possibilità di averlo lì almeno qualche giorno in maniera da inserirlo nei meccanismi di gioco che sta preparando. E dei quali Dybala dovrebbe diventare il fulcro, la caldaia principale, il catalizzatore chimico. Con la dieci sulle spalle, si può immaginare, e sapete bene che a Roma quel numero significa qualcosa di particolare. Come a Napoli, peraltro. Se non succede, non è che Mourinho si lascerà sorprendere a capo scoperto e cappello in mano. Qualcosa è stato messo in moto con Jesse Lingard, trequartista ventinovenne svincolato dal Manchester United. Quindi relativamente comodo da contattare. Ancora scarse o inesistenti le avance nei confronti di Mario Pasalic, ventisette anni, che invece è legato all’Atalanta fino al 2025 (e nella scorsa stagione ha anche segnato 14 gol, quindi sono esclusi regali o sconti). Alla Roma non ci hanno ancora provato seriamente perché sperano davvero che l’altra cosa succeda. Che Dybala, una volta consumate tutte le unghie, decida che sì, che valga la pena prendersi un rischio con Mourinho e che a mettersi nei panni di Totti venga fuori un divertente Halloween.

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