Roma e Lazio
Da una parte il tema centrale riguarda il cambio in panchina, dall’altra lo stop sul mercato. La garanzia, per la Roma, è che Gasperini è stato scelto da Ranieri e, anche se i due hanno un modo diverso di vedere il calcio, la loro intesa è vecchia di decenni. Gasp ha l’uomo giusto con cui confrontarsi a Trigoria. Tuttavia pensare alla Roma da scudetto è un passo molto lungo, troppo lungo. Dopo aver conquistato l’Europa League, l’obiettivo reale deve essere la Champions. Sull’altro versante è tutto un enigma, a cominciare dalla domanda-base: se Sarri avesse saputo tutta la verità sullo stato di salute della Lazio, avrebbe accettato di tornare? Dopo aver detto sì e dopo che Lotito lo aveva messo a conoscenza dello stop sul mercato, non poteva tirarsi indietro, ma per il “comandante” non sarà facile fare meglio del campionato scorso. Altra domandona riguarda l’Atalanta, fino a un certo punto avversaria di Napoli e Inter per lo scudetto. Il passaggio in panchina dal maestro all’allievo sarà davvero indolore? Qui la garanzia è l’Atalanta stessa.
Bologna e Fiorentina
La continuità didattica vale anche per Italiano che sa di dover rinunciare a qualche pezzo pregiato, ma sa bene che Sartori farà in modo di non peggiorare il livello della squadra. Nessuno a Bologna può parlare di scudetto, mentre il quarto posto può essere un’ambizione giustificata. Stesso discorso per la Fiorentina che delle squadre di vertice è quella che ha le idee più chiare. Pioli inizierà il ritiro con l’organico quasi all completo, puntando su una squadra piacevolmente tecnica.