BOLOGNA - È fatta, l’accordo è stato raggiunto, anche se per il momento manca l’ufficialità. Ieri sera sarebbero stati risolti anche gli ultimi dettagli, quelli che gli agenti di Vincenzo Italiano avevano chiesto di poter rivisitare lunedì, prima che società e squadra si ritrovassero a Palazzo Re Enzo in Piazza Maggiore per la cena di fine annata. Morale: ieri mattina l’amministratore delegato Claudio Fenucci ha lavorato per colmare la piccola differenza economica che continuava a separare il Bologna e Italiano dall’intesa per il prolungamento del contratto del tecnico fino al giugno del 2028, poi ecco che in tarda serata i vertici rossoblù hanno incontrato di nuovo allo stadio Dall’Ara prima nell’intervallo dello spareggio Primavera tra Bologna ed Empoli e poi alla fine lo stesso Italiano e i suoi procuratori Francesco Caliandro e Diego Nappi, arrivando all’atto pratico alla fumata bianca. Per la quale il Bologna non ha mai temuto neanche per un secondo, per quella che è stata sempre la volontà di restare evidenziata anche in questi ultimi giorni dallo stesso Italiano, che ha fatto orecchie da mercante a tutte le sirene provenienti da altre società interessate a lui per la propria panchina, o quanto meno decise a informarsi su quale fosse la sua idea per il futuro, nonostante sapessero del suo contratto in essere con il Bologna fino al 2026 e anche della trattativa che stava portando avanti da un paio di settimane con il governo rossoblù per l’allungamento.
Italiano, bonus raddoppiati
Abbiamo sottolineato come nei giorni passati, dopo un primo incontro chiuso con una fumata più nera che grigia, il Bologna abbia studiato una soluzione per rendere più solvibile possibile il contratto, certo, anche alla luce della richiesta elevata fatta da Caliandro e Nappi, e al tempo stesso che potesse accontentare Italiano. Ebbene, Fenucci, Sartori e Di Vaio hanno percorso la strada del coinvolgimento del tecnico, nel senso, che oltre a una cifra fissa superiore a quella percepita nella stagione passata, hanno raddoppiato i bonus legati ai piazzamenti. Il che significa quanto segue: più il Bologna farà bene in campionato e più avanti andrà in Europa League, Coppa Italia (dove sarà la testa di serie numero 1, con la possibilità di cominciare questa competizione dagli ottavi di finale giocando al Dall’Ara) e Supercoppa (che sarà disputata di nuovo in Arabia Saudita e le avversarie saranno Inter, Napoli e Milan) e più Italiano guadagnerà. Raggiungendo, a quel punto, i numeri richiesti dai suoi agenti.
Italiano senza alcun timore
Sembra che i dettagli in ballo fino a ieri sera riguardassero proprio questi punti, anche se Italiano non ha alcun timore a mettersi in gioco, credendo sia nelle sue potenzialità che in quelle della squadra e al tempo stesso fidandosi anche delle rassicurazioni che l’area tecnica gli ha regalato per quanto riguarda la costruzione del nuovo Bologna. Poi in fondo se non ha tremato l’estate passata ad accettare una squadra che aveva stupito l’Italia in campionato, conquistando alla fine dei giochi un posto in Champions League, figuratevi se può tremare oggi, dopo essersi reso conto nel corso di un’altra annata molto costruttiva di come sta lavorando la società e di quelle che sono le sue ambizioni, dell’alchimia esistente tra le varie componenti (addirittura idilliaca e complicata da evidenziare solo con le parole quella tra la squadra e il popolo rossoblù) e soprattutto aver vinto con il suo Bologna la Coppa Italia all’Olimpico di Roma contro il Milan, 1-0 con gol di Dan Ndoye, davanti a trentamila tifosi in delirio, a 51 anni di distanza dall’ultima volta.