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Immobile chiama il Bologna: si lavora su offerta e ingaggio

Ciro sceglie Italiano per rilanciarsi in Serie A: i contatti sono continui. Con lui accanto Castro e Dallinga possono crescere ancora

I contatti sono continui, quotidiani, anche ieri Giovanni Sartori ha parlato con Alessandro Moggi, il procuratore di Ciro Immobile, e possiamo assicurarvi che da una parte il Ciro nazionale ha scelto il Bologna per potersi rilanciare in Italia e che da un’altra la stessa area tecnica rossoblù ha individuato in questo attaccante dal gol facile la soluzione più costruttiva da regalare a Vincenzo Italiano e da aggiungere a Santiago Castro e Thijs Dallinga. Che vedendolo lavorare quotidianamente avrebbero anche la possibilità di crescere e di imparare l'arte e il mestiere del goleador, perché in questo senso Immobile da anni è un autentico professore. Come potete capire, anche se a fari inevitabilmente spenti, perché dopo aver perso Edin Dzeko il Bologna accetterebbe malvolentieri l’idea di perdere anche Immobile, questa operazione va avanti, e sembra anche con buoni risultati, nonostante che almeno all’apparenza non si presenti facile, sia per quello che è il contratto in essere tra Immobile e il Besiktas, e sia per quelli che sono i numeri alti dell’ingaggio dell’attaccante. Perché è vero che da entrambe le parti c’è la volontà, se non addirittura il desiderio, di arrivare alla quadratura del cerchio, ma è altrettanto vero che quando le cifre sono alte il Bologna deve muoversi per forza con grande cautela, non potendo fare il passo più lungo delle proprie gambe

Bologna, Sartori e Di Vaio hanno scelto Immobile: i motivi

Perché Sartori e Di Vaio, come sempre d’accordo su quello che c’è da fare, sono convinti che l’affare Immobile (come d’altra parte in precedenza l’affare Dzeko, lo ribadiamo) possa diventare molto importante per il Bologna? Primo punto: porterebbero a Casteldebole un attaccante che solo con la Lazio ha segnato 207 gol, il che non è un particolare di poco conto se considerate come la squadra rossoblù ne abbia un grande bisogno, anche alla luce di quello che è accaduto l’anno passato (per fortuna che ci ha pensato Riccardo Orsolini ad andare in doppia cifra, lasciatecelo dire). Secondo punto: detto che Castro è un ‘2004 e che Dallinga è un ‘2000, i responsabili dell’area tecnica si rendono conto di come portare un altro giovane potrebbe avere un senso per il domani ma non per l’oggi, tenendo anche presente come il rischio che possa poi aver bisogno di tempo per calarsi nella nuova realtà sarebbe alto. Oltre al fatto che un investimento del genere verrebbe a costare di sicuro più di 10 milioni. Terzo punto: portare a Casteldebole un attaccante da 20/25 milioni di euro significherebbe dover vendere più avanti uno tra Castro e Dallinga, e non è questa l’idea né di Sartori né di Di Vaio che continuano a credere fortissimamente in entrambi. Con una sottolineatura da fare: volendo dare a Italiano un terzo attaccante, riconoscendo l’errore fatto nell’annata passata e anche i notevoli pericoli attraversati, a quel punto andrebbe acquistata ugualmente un’altra prima punta. Come dire: saremmo di nuovo punto e accapo. 

Immobile vuole rilanciarsi con il Bologna

Chi ha parlato in questi giorni con Immobile garantisce che abbia il fuoco dentro, perché al Besiktas è stato bene, certo, ma se fosse dipeso da lui mai avrebbe voluto lasciare il nostro campionato, convinto com’era di poter dare ancora tanto, soprattutto in un ambiente che credesse in lui e non gli mettesse invece i bastoni tra le ruote. Tra l’altro Ciro stima molto Italiano, sia perché ha idee calcistiche che privilegiano il gioco di attacco sia perché di questo tecnico tanti suoi “colleghi” gli hanno parlato molto bene, poi anche per come sa entrare nella testa dei calciatori e per l’empatia che ha evidenziato di avere con le varie componenti anche in questa stagione. E lui avrebbe bisogno proprio di questo, dopo le difficoltà attraversate e vissute nel suo ultimo anno alla Lazio. Non è finita: il Bologna che vuole consolidarsi a certi livelli e che gioca in Europa League sono altri due motivi che lo stuzzicano e lo elettrizano, come ha confidato agli uomini del suo entourage. E non solo

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