FIRENZE - Intanto, Sebastiano Esposito. Intanto che si sistema la questione Kean (dove per questione non s’intende un problema, ma proprio la vicenda nei contorni che sono ormai definiti e noti a tutti), che Roberto Piccoli rimane il candidato principale a sostituire - sempre se ed eventualmente - il centravanti autore di venticinque gol in viola, sebbene i trenta milioni chiesti dal Cagliari quelli sì non siano un problema di poco conto, e che venga ufficializzato l’acquisto di Edin Dzeko che si sposta ogni giorno di un giorno, ma domani o giovedì ci dovremmo finalmente essere. Allora, nel frattempo di tutto ciò, la Fiorentina prova ad accelerare per l’attaccante dell’Inter e battere la concorrenza degli Cagliari: anche perché con quelli sopra citati Esposito ci sta a prescindere. E benissimo.
Un altro attaccante
Da lì nasce l’interesse degli uomini di mercato di Commisso, cioè di dare a Pioli (ovviamente partecipe della scelta) un altro elemento là davanti differente per caratteristiche, uno che può essere riferimento nel reparto offensivo e non di meno un po’ seconda punta e un po’ trequartista, grazie a prerogative tecniche e tattiche che gli consentono entrambi i ruoli. Alternativa a Kean oppure accanto a Kean, giusto per visualizzarne la posizione in campo, con quella facilità di inserirsi in area e di trovare la porta avversaria che stanno suggerendo alla Fiorentina di incrementare la pressione per prenderlo: visto e considerato, come detto, che non piace soltanto a chi lavora al Viola Park.
Esposito, le cifre in ballo
Il gradimento nasce da lontano, per così dire. Dall’inizio del mese scorso quando due componenti si sono prima allineate e poi incrociate: il ritorno di Sebastiano all’Inter e la volontà della società del presidente Marotta di non dare seguito al rapporto, ma di interromperlo con un anno di anticipo sulla scadenza naturale (giugno 2026) e la decisione non è mutata dopo le quattro gare disputate da Esposito al Mondiale per Club negli Stati Uniti (titolare e sostituito nelle prime due contro Monterrey e Urawa, subentrato per sette e ventiquattro minuti rispettivamente contro River Plate e Fluminense). Insomma, nei programmi di questa estate l’Inter ha inserito la cessione dell’attaccante classe 2002, autore di dieci gol tra campionato (8) e Coppa Italia (2) nelle trentasette partite disputate con l’Empoli, e mira ad arrivare a una decina di milioni: tanti, troppi per la Fiorentina che ha in mente un’altra cifra e, valutato l’unico anno che rimane sul contratto in nerazzurro, bonus compresi non vorrebbe salire oltre i cinque-sei.
Attenzione al Cagliari
La distanza c’è, ma ci sono ancor più tangibili la strada intrapresa dall’Inter da un lato e il gradimento della squadra viola dall’altro, con contatti annessi e connessi già frequenti che hanno permesso di gettare la base della trattativa. Che esiste, va ripetuto, e che però non è così avanzata nonostante le posizioni chiare dei due club: per questo ha bisogno di un rilancio da parte viola, in generale e affatto in subordine per mantenere il vantaggio per adesso minimo sul Cagliari, a sua volta interessato a Esposito nel progetto di dare al nuovo tecnico Pisacane un altro attaccante. Aspettando Kean e gli altri, intanto Sebastiano: è il momento giusto.