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Lukaku vuole solo l'Inter: il prestito alla base di tutto

Inter via Getty Images

Dai 5 ai 10-12 milioni al Chelsea più l’ingaggio a carico dei nerazzurri: intesa possibile solo per un anno, poi dovrebbe essere rinnovata

MILANO - Mentre la prossima settimana sarà quella dell'assalto nerazzurro a Paulo Dybala, Romelu Lukaku continua a pensare all'Inter. Il suo obiettivo primario è un ritorno in prestito a Milano, ma il top sarebbe un'operazione... alla Morata, imbastita da Atletico e Juventus nel 2020. Il belga sa bene che con i nuovi regolamenti della Fifa non è più possibile andare oltre i 12 mesi di prestito. Ciò nonostante, sogna un viaggio solo andata sull'asse Inghilterra-Italia attraverso un gentlemen agreement tra i due club. Ovvero prestito oneroso per il 2022-23, nuovo prestito sempre oneroso per il 2023-24 (non formalizzabile adesso) e poi l'acquisto del cartellino da parte di Zhang. Troppa carne al fuoco per il momento? Probabilmente sì. Intanto Big Rom punta a rivalutarsi e ad arrivare al Mondiale di novembre dopo aver fatto una 8-9 partite uffi ciali più il precampionato da titolare, non da riserva. Inzaghi glielo garantisce.

Lukaku si muove

L'Inter ha capitodall'avvocato del belga, Sebastian Ledure, che i Blues non lo faranno partire in prestito gratuito: per un trasferimento fino al 30 giugno 2023, hanno chiesto 25 milioni, poi ridotti a 20, oppure di inserire nell'operazione il cartellino di un giocatore nerazzurro a loro gradito (su tutti Dumfries, nel mirino pure di Tottenham e United), anche a costo di essere loro a dover tirar fuori dei soldi. L'ad Marotta ha scartato quest'ultima ipotesi: il discorso Lukaku deve restare a sé stante. Al massimo, quando sarà il momento opportuno, l'Inter si dirà disposta a trasformare il prestito da gratuito a oneroso: si partirà da un'off erta di 5 milioni per arrivare a un massimo di 10-12. Il nuovo patron Boehly risparmierebbe anche lo stipendio del ragazzo di Anversa, 28-29 milioni lordi, compresi i bonus.

Jay-Z alleato

Per il momento Lukaku è in nazionale e spera di poter scendere in campo martedì contro la Polonia. Il ct Martinez si è tenuto lontano da discorsi relativi al futuro del suo centravanti («Se resterà al Chelsea, sarà per le giuste ragioni; se invece dovesse andare via sarà perché tutti sono d’accordo. Romelu sa quello che vuole e prenderà la decisione migliore per lui»), mentre la Roc Nations, che gestisce la sua immagine (e dunque i suoi contratti pubblicitari), spinge perché torni in Italia. Non c'entra solo la felicità del loro assistito, ma il discorso è anche relativo al "brand" Lukaku che, costretto in panchina, alle prese con polemiche o "beccato" dai propri tifosi, non rende come quando era un idolo a Milano. L'aspetto del business, dunque, si lega a quello del pallone. Jay-Z sfrutterà il rapporto che ha con Boehly per aiutare il suo cliente?

La stretta per Dybala

Entro la metà della settimana, forse già domani o martedì, l'Inter si aspetta infi ne una risposta da parte di Dybala sui numeri messi sul tavolo nella riunione di mercoledì ovvero un contratto di 3 o 4 anni che partirà da una base di 5,5 milioni alla quale aggiungere bonus facili (500.000 euro) e altri più complicati (1 milione) ogni stagione. Il club è disposto a impegnarsi anche su un quadriennale, ma non può andare molto oltre con l'offerta economica perché Sanchez è ancora sotto contratto. L'obiettivo è trovare un accordo con il Niño Maravilla entro fi ne mese, quando la Joya probabilmente sarà già nerazzurra.

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