MILANO - Fabregas vuole la panchina dell’Inter a tutti i costi. Ma tocca a lui liberarsi dal Como, che invece continua a fare resistenza. Prova ne sia che, avanzata ufficialmente la richiesta di parlare con il tecnico spagnolo, ieri, il club nerazzurro si sia trovato davanti il muro alzato dal presidente Suwarso e dall’ad Terrazzani. La partita resta aperta. Ma, come premesso, adesso la palla passa a Cesc: dovrà essere lui a trovare gli argomenti giusti per abbattere le barriere della società lariana. E le prossime ore potrebbero già essere decisive in questo senso, con Fabregas atteso di rientro in Italia.
Inter e Fabregas, tutti nella City
Fino a ieri, infatti, era a Londra, dove ha ancora casa dopo aver giocato a lungo con la maglia dell’Arsenal. E, sempre ieri, nella città inglese è volato pure Ausilio. Ufficialmente per una serie di incontri di mercato. Tuttavia, la coincidenza temporale ha immediatamente fatto pensare ad un blitz per l’allenatore catalano, frenato, però, dallo stop del Como. Per la verità, sono comunque circolate voci di un incontro/contatto tra il ds interista e Fabregas, ma senza conferme concrete. La certezza, semmai, è che Cesc ha concluso la serata a cena per festeggiare il 50esimo compleanno della moglie Daniella Semaan.
Fabregas, allarme rientrato
Sempre ieri, ma all’ora di pranzo, il tecnico spagnolo aveva partecipato ad un dibattito con Suwarso, proprio per parlare del Como. E le dichiarazioni rilasciate sul palco dai due protagonisti, a una prima lettura erano sembrate una chiusura rispetto ad un futuro nerazzurro per Cesc. «Il nostro percorso è lungo, sarà per più stagioni e ruota attorno a Fabregas, che non lascerà il club», ha detto il massimo dirigente. «Credo molto nel progetto a lungo termine del Como, sono arrivato qui da giocatore e sono molto, molto felice perché qui posso lavorare nel modo che voglio», ha aggiunto Cesc. In realtà, non ci si poteva aspettare nulla di diverso proprio perché il dibattito aveva il club lariano come tema centrale. Non era la sede giusta, dunque, per ipotizzare scenari differenti per il tecnico catalano.