MILANO - Caccia al tesoro. È quella che l’Inter ha lanciato già da qualche settimana con l’obiettivo di accumulare risorse per completare la campagna acquisti. Con un nome considerato l’assoluta priorità: Leoni. Il Parma, come noto, non vorrebbe lasciarlo andare, ma davanti ad un’offerta da 30-35 milioni, le resistenze verrebbero meno. L’Inter lo sa e si è messa all’opera. Dopo Sucic, Luis Henrique e Bonny, più il riscatto di Zalewski, infatti, il club nerazzurro ha già investito oltre 60 milioni. Ovvero il gap tra entrate ed uscite fissato da Oaktree. Significa che gli ulteriori innesti dovranno essere finanziati dalle cessioni. E, a tal proposito, l’Inter ha diversi esuberi da piazzare, che potenzialmente potrebbero portare nei forzieri di viale Liberazione una cinquantina di milioni supplementari, e magari anche di più. Ovvio che non sarà semplice, ma riuscirci sarà come fare jackpot. Anche perché permetterebbe di trattenere Bisseck, ovvero l’elemento che il club nerazzurro aveva messo in preventivo di sacrificare per necessità.
Inter, prima tranche
Evidentemente, lo scenario muterebbe se i vari Aleksandar Stankovic, Sebastiano Esposito, Buchanan, Asllani, Taremi e Palacios trovassero una sistemazione. I fronti più caldi sono i primi tre: ci sono trattative in corso e pure avanzate. Potrebbero garantire la prima tranche del tesoro che Marotta, Ausilio e Baccin hanno in mente di accumulare questa estate. Per Stankovic, il Bruges sta facendo sul serio. L’Inter parte da una valutazione di una decina di milioni e pretende pure la recompra che è il vero nodo: il club belga la vuole alta. L’accordo ancora non c’è – nonostante le cifre rimbalzate dal Belgio poi smentite dall’Inter -, ma la sensazione è che non manchi molto. Altrimenti, attenzione anche all’Amburgo. Il Sassuolo, invece, ha messo nel mirino Buchanan. Viale Liberazione vorrebbe alzare l’asticella, ma l’affare potrebbe chiudersi attorno a quota 8 milioni, sempre con l'inserimento della recompra. Serve, però, il via libera del canadese. Il più conteso è Sebastiano Esposito, al centro delle mire di Fiorentina e Cagliari, che in queste ore ha messo sul tavolo 7 milioni, più una percentuale sulla rivendita. Il club nerazzurro spera in altri rilanci, ma intanto il percorso appare tracciato.
Inter, i nodi da sciogliere
Lo è decisamente meno quello di Asllani. Sia perché per l’Inter è la pedina più pregiata – la valutazione è di 18-20 milioni – sia perché il diretto interessato vuole restare in Italia. Si era fatto avanti il Betis, ma offrendo poco e, soprattutto, senza raccogliere il gradimento dell’albanese. Sulle sue tracce ci sono certamente Bologna e Fiorentina. Al momento, comunque, la società nerazzurra non ha concesso margini per formule differenti dalla cessione a titolo definitivo. Altri fattori, invece, rendono più incerto il destino di Taremi. Che, appunto, è ancora bloccato in Iran, ma che dovrebbe riuscire a fare rientro presto in Italia. L’Inter ha preso una decisione: dopo la deludente scorsa stagione, meglio non insistere e arrivare alla separazione, in modo da aprire lo spazio per un ulteriore innesto là davanti. La base di partenza per la cessione dell’iraniano è 10 milioni, comunque trattabili. Da capire se i sondaggi di Nottingham Forest, Fulham (il più convinto) e Besiktas possano evolvere in vere e proprie trattative. Intanto, è stato proposto anche al Fenerbahçe di Mourinho. Per chiudere il quadro, rimane solo Palacios, acquisto di prospettiva della scorsa estate. Che, però, non è riuscito a trovare spazio nemmeno al Monza, dove è finito in prestito nella seconda parte della stagione. Qualche interesse, tempo fa, lo avevano mostrato Eintracht e Basilea, ma ora appare tutto fermo. Tanto che, alla fine, nel suo caso, potrebbe essere necessario un altro prestito.