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Antun abilitato in Italia: ora l'incontro con la Juve per il rinnovo di Dybala

Riccardo Antimiani / ANSA

L’agente ha ricevuto l’ok dal Coni: a metà febbraio il vertice. La società bianconera ha pronta un’offerta al ribasso

TORINO - L’acquisto boom di Vlahovic cambia gli equilibri nell’attacco bianconero. La scelta della società, che ha deciso di anticipare gran parte del budget previsto per il mercato della prossima estate e di investire sul bomber serbo, è un messaggio chiaro. Dusan sarà uno dei punti fermi della Juve del futuro, un altro tassello del nuovo ciclo all’insegna dei giovani e del talento. Adesso bisognerà risolvere la questione Dybala che, con il passare del tempo, si fa naturalmente sempre più spinosa. La strada per il rinnovo infatti è in salita, anche se non per questo si dovrà arrivare necessariamente alla rottura. Certo è che tutto passerà dal confronto che andrà in scena il mese prossimo tra la dirigenza bianconera e l’entourage del giocatore. A metà febbraio, giorno più giorno meno, Jorge Antùn (che ieri ha ottenuto l’abilitazione dal Coni per il nuovo registro degli agenti sportivi) è atteso nuovamente a Torino per riprendere il filo del discorso con la società, interrotto prima di Natale e mai più riannodato, visti i successivi accadimenti. Sembrava che, dopo l’intesa di ottobre per il prolungamento fino al 2026 a otto milioni più due di bonus a stagione, la firma fosse soltanto questione di tempo.

Dybala e il rinnovo con la Juve

Sarebbe dovuta arrivare prima delle feste, poi è stata rinviata al nuovo anno. All’alba del 2022, invece, la doccia fredda per Dybala, con la frenata del club che ha deciso di posticipare ogni discorso relativo ai rinnovi a febbraio. Una scelta che ha riportato il gelo tra le parti. E’ stata una sorpresa per Paulo essere messo di nuovo in discussione dalla società e al centro di diverse punzecchiature dialettiche. Così come una sorpresa è stato il ripensamento della Juve che ha iniziato a dimostrarsi in pubblico meno convinta dell’accordo raggiunto, per la situazione incerta di classifica della squadra e per il rendimento altalenante del giocatore. L’idea, peraltro non ancora comunicata all’entourage dell’argentino, sarebbe di rivedere i termini dell’intesa: non più quattro ma tre anni di contratto e un ingaggio non superiore ai sette milioni annui, il nuovo tetto che la società ha in animo di non superare per perseguire la riduzione del monte ingaggi del 15-20 per cento che è uno dei passi fondamentali per ritrovare l’equilibrio nei conti. Dybala per il momento attende gli eventi. Il suo pensiero non è mutato: vuole rimanere alla Juve. In caso di proposta al ribasso, accetterà o si arriverà alla rottura? A febbraio l’ardua sentenza. E palla, eventualmente, alle sirene che sognano il colpo a zero o semplicemente tentano manovre di disturbo.

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