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Buffon: "Chiellini poteva giocare ancora. Il mio futuro? In A col Parma"

Il portiere gialloblù parla del suo ex compagno alla Juve, allontana il ritiro e si complimenta con il Milan: "Scudetto meritato"

FIRENZE - Gianluigi Buffon, un fiume in piena. Intervistato alla cena di gala organizzata questa sera a Firenze dalla fondazione 'Niccolò Galli', il portiere del Parma commenta il possibile addio di Giorgio Chiellini alla maglia azzurra della Nazionale il prossimo 1 giugno a Wembley, in occasione del match tra i campioni d'Europa e l'Argentina: "Bisogna farsene una ragione, purtroppo o per fortuna, la vita è questa", dichiara Buffon che dà un consiglio al suo ex compagno: "Dopo un po' è giusto che si metta in archivio ciò che è stato e si proceda su strade alternative per fare un altro tipo di mestiere". Secondo Buffon, Chiellini poteva giocare ancora un anno o due ed esprimersi ancora ad altissimi livelli, in qualsiasi squadra. Chi vuole esprimersi sui livelli dello scorso europeo è la Nazionale di Mancini, il vero artefice del 'Rinascimento azzurro': "All'Europeo Mancini ci ha fatto sognare e ha fatto qualcosa di clamoroso - afferma Buffon - "bisogna affidarsi a lui affinché questi ragazzi si consacrino. Hanno fatto un grande exploit, adesso c'è da dimostrare di valere quel livello che poi è questa la vera difficoltà del calcio".

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Buffon, gli eredi e la stagione della Juve

"Fra i portieri italiani ci sono due-tre nomi che mi hanno impressionato. Uno è sicuramente Vicario che mi è piaciuto tanto, in serie B ho trovato Carnesecchi che secondo me è molto valido e ha un grande avvenire, poi altri che conoscevamo già", assicura Buffon che fa i complimenti anche a Terracciano. Chi merita meno complimenti del solito è invece la Juventus, reduce da una stagione deludente, la prima senza titoli dopo diversi anni. Per Buffon però, nessun dramma: "Secondo me ci sta che dopo tanti anni si possa fare un piccolo falso però poi l'obiettivo principale e primario era quello di tornare in Champions senza nessun tipo di sofferenza e per come era partita quello è stato il vero miracolo della Juve", dichiara il portiere del Parma che elogia l'impatto di Dusan Vlahovic nei suoi primi mesi in maglia bianconera: "Seppur non abbia incantato ha già fatto parecchi gol nei primi sei mesi di Juventus. I primi 4-5 mesi sono difficili per tutti perché c'è una pressione diversa, c'è un ambiente diverso e devi ricominciare a creare dei rapporti che ti possano dare un certo tipo di convinzione. Vlahovic ha passato l'esame a mio avviso in maniera facile". Sul possibile ritorno di Pogba alla Juve, Buffon sembra non avere dubbi: "Paul farebbe la fortuna di tutte le squadre. Se la Juve ha pensato a lui ha dei motivi ben validi".

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Buffon, i complimenti al Milan e il futuro

Interpellato sul Milan neo campione d'Italia, Buffon fa i complimenti ai rossoneri che hanno conquistato il 19esimo scudetto della loro storia: "Il Milan è stata secondo me la squadra più brava", afferma Buffon. Secondo il portiere del Parma, Inter e Juve erano le squadre più attrezzate per il tricolore però la differenza l'ha fatta la dirigenza rossonera, Maldini e Massara in testa, oltre all'artefice del trionfo rossonero, Stefano Pioli: "Bravisssimo non solo quest'anno ma in un percorso di due anni e mezzo col Milan. Quest'anno lo è stato ancora di più perche' si è trovato ad affrontare una situazione per lui nuova, riuscire a gestire lo stress che comporta tutto questo tipo non è una cosa facile, soprattutto se non hai questo tipo di abitudine, lui invece è stato grandissimo". Elogi anche per i singoli: "Il Milan ha trovato un grandissimo portiere. Gli elementi di spicco sono stati Maignan, Theo Hernandez, Tonali e quando è stato bene Ibrahimovic. Leao è stato un po' più discontinuo ma ha un talento incredibile". Sul futuro, Buffon allontana le voci su un possibile ritiro e rilancia le ambizioni di un Parma che vuole tornare in Serie A: "Il futuro è roseo, non può che essere così. Ho altri due anni col Parma però al di là di ciò, rimarrò perché l'obiettivo che mi sono prefisso e il patto che abbiamo stretto con la gente di Parma e la proprietà è tornare in serie A. Questa stagione non è andata come volevamo, c'è stato qualche errorino però se ciò può servire a non commetterli nella stagione successiva è già un bel passo in avanti".

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