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Pogba, messaggio alla Juve: "Quando l'ambiente mi ama do il meglio"

Ai microfoni di 'Uninterrupted' il centrocampista francese ha parlato anche del suo futuro: "Sto prendendo il mio tempo. Voglio solo giocare a calcio ed essere me stesso"

TORINO - "Se sono in sintonia prima di tutto con la squadra, con i tifosi, con il club che ti conosce e ti ama, io come tutti i giocatori posso dare il meglio" ha dichiarato il francese. "Se sei libero mentalmente e ti diverti, performi. Devi essere a tuo agio dove giochi e con le persone con cui giochi. È la cosa più importante". Con queste parole, Paul Pogba, apre la sua intervista ai microfoni di 'Uninterrupted'."Tutti vogliono sentirsi amati, tutti ne hanno bisogno", ha proseguito il centrocampista francese. "Crescendo è sempre bello sentirsi gratificati. E anche quando sei grande è bello sentire che le persone apprezzano chi sei e cose che fai, che sei felice. Ogni tanto capita di non sentirsi bene con se stessi e quando qualcuno ti viene a dire “tranquillo, va tutto bene, può succedere” ti dà una grande spinta. È importante sentire certe cose dai propri compagni di squadra. E poi tu puoi aiutarli a tua volta".

Pogba: "Sto pensando con calma al futuro"

Questa settimana potrebbe rivelarsi decisiva per il suo ritorno alla Juventus, ma guardando al prossimo futuro Pogba ha rivelato di non avere fretta: "Sto prendendo il mio tempo, pensando, unendo i vari pezzi. Voglio solo il meglio, voglio giocare a calcio ed essere me stesso. Voglio divertirmi a fare ciò che faccio, altrimenti non posso performare al meglio. Non voglio pensare negativo. Si può perdere una partita o un trofeo, ma devi essere a posto con te stesso e divertirti. È questo che sto cercando. La mentalità è tutto".

Pogba: "Voglio essere un esempio, Muhammad Ali è un'ispirazione"

Pogba ha anche raccontato del suo ruolo al di fuori del campo, dove ha come obiettivo principale quello di riuscire ad affermarsi come esempio positivo per le nuove generazioni: "Il calcio mi ha dato l’opportunità di essere chi sono oggi. Sono diventato un esempio per tante persone, prima di tutto per i bambini. Quello che faccio ha un grande impatto su di loro e mi dà l’opportunità di essere più di un semplice giocatore. Voglio essere un esempio, una leggenda dentro e fuori dal campo. Alla fine sono queste le cose che restano: in campo arriveranno nuovi giocatori, ciò che resta è anche ciò che costruisci fuori dal campo. Voglio lasciare un’eredità". Infine, non è mancata anche una menzione d'onore al proprio idolo sportivo: "Muhammad Ali è il mio esempio. Si convertì all'Islam come ho fatto io quando avevo 18 anni. Talvolta essere musulmano non è facile. Cerchi solo di mostrare l'esempio dei musulmani nello sport e nella vita reale, che a volte non è la stessa immagine che viene comunicata dai media. Noi cerchiamo di seguire la nostra religione nel miglior modo possibile".

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