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Juventus, Bonucci fuori dal progetto. Giuntoli vuole Laporte

L'esperto difensore ha un altro anno di contratto a 6.5 milioni: bisognerà trattare l'addio e non sarà facile. Già individuato il sostituto  

Priorità vendere. E non è un mistero. Cristiano Giuntoli ha due missioni in una e creare ricchezza è il mantra della prima parte del suo mandato. Ci sono le cessioni redditizie (ma non scontate) tipo Vlahovic, Chiesa, o anche Bremer, c’è la mission per provare a dare a titolo definitivo Zakaria, ci sono profili in uscita ma di non facile collocazione, come Arthur. C’è McKennie e dietro lo statunitense un nucleo di giovani che possono rappresentare pedine di scambio o piccoli investimenti per chi compra: parliamo di Miretti, Soulé, Nicolussi Caviglia. Poi ci sono posizioni non comodissime da affrontare, ci riferiamo a Bonucci - al quale il messaggio di non essere esattamente dentro al progetto (...eufemismo) è stato recapitato, o Alex Sandro, una spina che non si toglierà facilmente (la rescissione consensuale oggi sembra una chimera). Il quadro è questo e attraversa tutti e tre i reparti (lasciamo da parte la questione del portiere). Significa che il nuovo capo dell’area tecnica del club bianconero avrà un lavoro profondo e articolato da compiere. Le cessioni milionarie dovrebbero dare il la al piano acquisizioni. Servirà tempo e non se ne potrà perdere. Giuntoli questo lo sa molto bene e il telefono continua a bollire, tra qualche consultazione con Max Allegri e fili diretti aperti in Italia e in Premier. Senza porre limiti alla geografia del calciomercato. 

Juventus e Bonucci: aria di addio    

Sono ore in cui è la composizione della difesa a tenere banco. Non si lavora certo a compartimenti stagni, la visione è sempre quella d’insieme, ma il tema Bonucci si sta prendendo lo spazio che è giusto dargli, come impatto ambientale e non solo. In ballo ci sono 12 anni di Juve (con l’intermezzo Milan del 2017-2018) e 502 gare in bianconero. Una montagna da scalare. Anche in termini economici visto che resta un anno di contratto a 6,5 milioni netti che il giocatore non vuole certo fumarsi dentro una rescissione indolore per tutti. Bisognerà trattare. E non sarà facile. Ecco perché dall’entourage di Leo trapela quella che sembrerebbe una sua intenzione (tattica?) di restare: è quel che viene fatto trapelare, dentro ci sono anche schegge di schermaglie per vedere chi farà il primo passo e se lo farà. 

Bonucci, un pezzo di storia della Juventus 

Guarda interessata la Premier (e il Newcastle qualche amo lo ha lanciato), la Mls è una prospettiva, ma c’è da dire che se Bonucci potrebbe anche essere stato propenso a valutare l’estero, la famiglia vota Torino e non si muove. Leo vorrà anche iniziare il corso allenatore, perché il suo futuro lo immagina in panchina. Insomma, una situazione non facile con un rapporto che a vari livelli e ad altrettanti incroci (ds, allenatore, giocatore e manager) sembra un po’ irruvidito. Ma Bonucci è un grande pezzo di storia con cui fare i conti. 

Laporte in cima alla lista di Giuntoli 

Per mettere bene le cose al loro posto bisogna ricordare che nella rosa della retroguardia Danilo è un punto fermo, Alex Sandro un (altro) problema, mentre Gatti e Bremer sono due ragazzi che Giuntoli stima e fece di tutto per portarli al Napoli (con Gatti sembrava esserci riuscito). Chiaro che se per l’ex granata dovessero calare le carovane di milioni della Premier (e non è affatto una favola pensare che ad un certo punto possa accadere) le prospettive cambierebbero. Laporte del City è un pallino del nuovo dirigente bianconero, a Manchester lo hanno messo in uscita, avendo l’accordo con il gioiello croato Gvardiol del Lipsia. Costa intorno ai 30 milioni (per gli inglesi), meno di Le Normand che è l’altro profilo molto apprezzato ma su cui il lavoro già impostato a Napoli è stato ben ereditato e portato avanti da Maurizio Micheli per dare il centrale della Real Sociedad a Garcia. Certo c’è una clausola che resta alta per tutti, in quel caso. Comunque Laporte è nella lista dei preferiti di Giuntoli in quel ruolo. E la sua candidatura per i bianconeri di recente è stata rilanciata anche dalla Spagna. Sulle fasce anche l’Inter si è mossa su Holm, ma resta la pista Castagne. 

Da Milinkovic a Nandez  

Intanto la prima offerta del West Ham per Zakaria è stata ritenuta bassa: la Juve ha in testa di non scendere da 25 milioni, gli Hammers galleggiano più verso i 15 che verso i 20. Servirà un nuovo confronto ravvicinato, la partita non è chiusa. Del sogno Milinkovic si parlerà concretamente quando in cassa pioveranno risorse (e come spieghiamo in altra parte del giornale il quadro è molto composito). Rimbalza anche la candidatura di Partey, il centrocampista dell’Arsenal: ma al di là dei valori tecnici la Juve su questo profilo sta facendo una serie di altre valutazioni, di natura caratteriale e fisica. Per ora le verifiche non hanno spazzato i dubbi. Anche Nandez del Cagliari resta nei radar. E a proposito di Arthur, Federico Pastorello ha dichiarato: «Stiamo lavorando per riportarlo in Premier, ma è ancora presto». 

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