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Juve, via al ritiro, ma c'è un caso Pogba

Il francese ha preso un volo privato ed è andato a visitare le strutture dell’Al-Ittihad, ma non è convinto di accettare l'offerta da 100 milioni  

TORINO - Anno nuovo, Juve nuova. E forse senza Pogba. L’Arabia, infatti, può far centro anche nel caso del francese. Il centrocampista venerdì scorso, dopo la corte delle ultime ore, ha preso un volo privato ed è andato a visitare le strutture dell’Al-Ittihad. Sul piatto 100 milioni per tre stagioni, più del triplo di quello che la Juve gli deve per lo stesso arco di tempo. Pogba non è convintissimo di accettare, ma certo quei soldi possono far vacillare chiunque. E così oggi il binomio Allegri-Giuntoli si apre con la possibilità di liberarsi di un giocatore sul quale la Juve nutre più di qualche dubbio dopo la stagione scorsa, passata più a casa che in campo per i continui problemi fisici. Giuntoli ascolterà Allegri e viceversa, oltre al caso Pogba vanno stabilite le linee la ricostruzione di un gruppo in cui ci sono altri esuberi pesanti, gioielli che hanno perso brillantezza, giovani di vibranti speranze e certezze alla ricerca di nuovi slanci emotivi. Aspettando il mercato, il campo parla, o parlerebbe: si riparte dai 72 punti dell’anno passato (poi diventati 62 con la penalizzazione), gli stessi dell’Inter terza, solo due in meno della Lazio seconda. Le basi, insomma, ci sono. E infatti l’obiettivo, considerando la quasi certa assenza di impegni europei, è massimo: la Juve punta a competere per lo scudetto. 

Juve, adesso scatta il ritiro 

 In giornata alla Continassa sono attesi i primi giocatori. Poche grandi firme per la verità. Oltre a Pogba, già al lavoro da una settimana, ci saranno Bremer e Vlahovic. Ed è curioso pensare che fra i tre in questo momento solo il brasiliano appare sicuro di restare. Ma ormai l’estate bollente del mercato funziona così, non è certo una novità. Tanto è vero che soltanto ai primi di agosto, dopo il rientro dalla torunée Usa e i test contro Barcellona, Milan e Real, saranno prese decisioni definitive sui destini dell’organico. I convocati? Tredici, che si aggiungono ai quattro già presenti alla Continassa. Tre portieri: Perin, Pinsoglio e Daffara. Tre difensori: Bremer, Huijsen e l’infortunato De Sciglio. Sei centrocampisti: Pogba, Fagioli, Barrenechea, Iling, Nicolussi e Ranocchia. Cinque attaccanti: Vlahovic, Soulé, Kaio Jorge, Yildiz e Ake. Il resto della squadra è atteso a scaglioni nei prossimi giorni. Mancano i nazionali che hanno finito la stagione più tardi, altri invece non arriveranno in attesa di capire quale sarà la loro prossima destinazione. Nove i ragazzi presenti nati dal 2000 in poi, dieci con De Winter che mercoledì si aggiungerà ai difensori: ebbene, di questi 10 ben 7 hanno esordito in A grazie alle scelte di Allegri. E in questo momento proprio i sette, insieme anche a Huijsen, Yildiz e Daffara proveranno a convicere il tecnico a tenerli, in primis alla Juve e, se possibile, in prima squadra.  

Il programma del ritiro della Juve 

Test e visite al J-Medical nel menù dei primi giorni. I tempi ovviamente li detta Allegri, coadiuvato dallo staff al quale per la parte tattica si aggiunge Magnanelli, ex storico capitano del Sassuolo. Per i prossimi dieci giorni, prima della partenza per gli Stati Uniti, la Juve lavorerà spesso in palestra, soprattutto nelle ore calde della giornata: a Torino il termometro di luglio ha cominciato a sfiorare i quaranta gradi e i campi della Continassa non fanno eccezione. 

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