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Mercato Juve, da Koopmeiners a Zirkzee: un futuro da 60 milioni

I bianconeri torneranno a investire sul mercato già a giugno. Il budget di partenza può crescere con le cessioni e la qualificazione al Mondiale per Club 2025 in Usa

C’erano un belga, un argentino e un mondo da scoprire come l’America (riferimento non casuale). Il mercato estivo della Juventus, conoscendo le modalità di azione di Cristiano Giuntoli, non è soltanto cominciato: è nel pieno. Però è condizionato da tanti, troppi elementi che sono in evoluzione continua: a cominciare dalla situazione di Massimiliano Allegri, il grande architetto della stagione senza coppe progettata sui giovani - sulla Max-Gen - e sulla ridefinizione del piano economico finanziario: gode di stima universale ma il suo contratto scadrà nel 2025 e in questa fase il rinnovo e il futuro non sono ancora nero su bianco Juventus. Giuntoli, nel frattempo, pubblicamente smentisce i sondaggi informativi registrati con Thiago Motta, è prassi, ma nel calcio le storie sono scritte quando sono firmate e gli accordi si fanno sempre in due. 

Budget, Soulé e variabili impazzite

La base, comunque, è l’aumento della disponibilità, del budget di partenza per la campagna acquisti estiva: 60 milioni di euro. Una cassaforte già aperta che però potrebbe e in certi casi dovrebbe essere arricchita da una serie di introiti prevedibili o addirittura previsti. Due le variabili all’orizzonte, da sommare ai ricavi della qualificazione alla Champions 2024-2025, ormai anche a prova di scaramanzia: le cessioni; il Mondiale per Club 2025 in programma negli Stati Uniti. La famosa America da scoprire, legata però al percorso del Napoli in Champions: gli azzurri (41 punti nel ranking Fifa) si qualificheranno se vinceranno due partite e ne pareggeranno una a cominciare dagli ottavi con il Barça (accedendo ovviamente ai quarti), altrimenti passerà la Juve (47 punti). E guadagnerà 50 milioni. Un altro incasso, tra l’altro, sembra dietro l’angolo: il riscatto automatico di De Winter, difensore belga di 23 anni in prestito al Genoa, scatterà tra 6 presenze e frutterà 9 milioni. A Frosinone, invece, gioca in prestito un tesoro che oscilla intorno ai 30 milioni ma che fino alla fine della stagione potrebbe anche crescere (dipende da lui, certo): Matias Soulé, 20 anni. A gennaio ha rifiutato l’Al-Ittihad e l’Arabia, e poi il Crystal Palace e il West Ham: a giugno sceglierà con calma ma andrà via, ha già deciso, e la Juve ha già preso il suo erede, argentino come Mati: Francisco Martin Barido, 16 anni e le attenzioni di un mini crack. La sublimazione della Next-Gen. Variabili impazzite: Bremer, valutazione 60 milioni, corteggiato in Premier; la stima del Real Madrid per Cambiaso (vale 45 milioni); i rientri dai prestiti (Arthur, Barrenechea, Kaio Jorge); l’elenco degli uomini in scadenza 2025 con ingaggi elevati: Chiesa, Kean, Szczesny e Danilo su tutti. 

Juve, i rinnovi

La Juve, però, su Fede punta molto così come su Rabiot, in scadenza a giugno: Giuntoli sta dialogando con i rispettivi entourage da un po’ anche se continua a precisare che se ne parlerà in estate o a ridosso, ma il piano è rinnovare. Prolungare loro due, McKennie e di nuovo Yildiz (dal 2028 al 2029, con ingaggio aumentato): trattative in corso. 

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