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Kolo Muani-Juve è un intrigo. Sancho taglia e cuce

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Kolo Muani-Juve è un intrigo. Sancho taglia e cuce AFP
Stallo col Psg: serve l’obbligo di riscatto per il francese. L’ala riduce l’ingaggio: vicina l’intesa con lo United

Una buona regola del mercato suggerisce di non tergiversare troppo quando un calciatore è in pugno: il rischio, un po’ come avviene nella savana, è che odori e umori attirino altri predatori, neutralizzando tutto l’impegno che c’è voluto per portare a termine la caccia. Nel caso della Juve vale sia per Sancho, uno che ormai vede solo bianconero, sia per Kolo Muani, che ha già espresso un fortissimo desiderio chiamato permanenza. Dipendesse dai due calciatori, avrebbero entrambi già firmato. Ma nel calcio i matrimoni si fanno in due, spesso anche in tre.  

La situazione di Kolo Muani

Il problema, nel caso di Randal, è che nessuno, a parte il Psg, è in grado di dettare le condizioni della trattativa. E i francesi ora vogliono monetizzare, dopo aver prestato Kolo Muani alla Juve per 6 mesi e aver esteso il trasferimento di un ulteriore mese per permettere all’attaccante di disputare il Mondiale con i compagni, rinforzando una diretta concorrente a costo zero. A Parigi saranno pure spendaccioni, ma fessi proprio no; e l’unico modo per venire incontro al connazionale Comolli, nuovo dg bianconero, resta quello di consentire un ulteriore prestito legato però a un obbligo di riscatto nel 2026. Tra dodici mesi i campioni d’Europa eviterebbero una minusvalenza incassando una quarantina di milioni. La Juve lo sa è infatti non vorrebbe andare oltre questa cifra, chiedendo che il riscatto tra un anno sia un diritto e non obbligatorio. Il Psg non è d’accordo e di milioni ne chiede 50, legati a condizioni facilissime da raggiungere. A proposito di predatori: il Chelsea, fiutando lo stallo, si è fatto avanti prendendo informazioni. Antenne dritte anche in Arabia, soprattutto se l’Al Qadsiah dovesse fallire nell’inseguimento agli obiettivi Kean e Retegui. 

Avanza Sancho

Se Kolo Muani ha già dichiarato pubblicamente "voglio restare qui", Sancho la sua opinione l’ha espressa ai dirigenti del Manchester United nelle segrete stanze: lasciatemi partire. Così, a un anno dalla scadenza del contratto, anche auto-tagliarsi lo stipendio può somigliare a un’opportunità. Jadon in Inghilterra guadagna 10 milioni netti, alla Juve ne ha chiesti 8, ma la Signora si è imposta un tetto salariale e non vuole andare oltre i 6 più bonus, stessa cifra garantita a David. A 6,5 più bonus si può chiudere. Poi sarà necessario limare gli ultimi dettagli con lo United, che accoglierebbe volentieri Douglas Luiz (si è pensato a uno scambio) ma forse è più tentato dall’idea di incassare per il cartellino di Sancho tra i 25 e i 30 milioni. La Juventus ne ha proposti 25, rateizzati su più esercizi, più oneri accessori; proposta che da Manchester considerano allettante ma non ancora del tutto soddisfacente. La sensazione è che siamo davvero entrati nella settimana della svolta: così come la Juve sembra troppo vicina all’obiettivo per permettere che salti a causa della modalità di pagamento, i Red Devils non possono permettersi che si arrivi alla rottura per dei semplici dettagli economici. Con Sancho più il tesoretto che eventualmente si ricaverebbe dalla cessione di Nico Gonzalez, Comolli chiuderebbe il reparto offensivo con Conceiçao, per il quale il Porto continua a chiedere i 30 milioni della clausola. Senza offerte per Nico, sarebbe Sancho a prendere il posto del portoghese. Jadon, Nico o Conceiçao, la stella di Yildiz, Koopmeiners più Kolo Muani e David: nella sua testa Tudor ha già disegnato un attacco da scudetto e spera di poterci lavorare dal 24 luglio, il primo giorno di ritiro alla Continassa. 

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