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Lazio, ansia Sarri: i ritardi negli acquisti e la fila per i rinnovi

Il tecnico vorrebbe chiudere subito il mercato: troppi dubbi all’interno dello spogliatoio biancoceleste

ROMA - Smonta e rimonta, le discese ardite e le risalite di Lotito stanno sfiancando Sarri e lo spogliatoio della Lazio: dentro attendevano chiarezza e il salto verso la Champions, accompagnati dall’entusiasmo. Invece no. L’estate si è trasformata in una rincorsa disperata, con il cuore in gola. Ritardi esagerati, nomine dirigenziali da ufficializzare, consulenze più o meno occulte e la fila fuori dallo spogliatoio per i rinnovi, un capitolo trascurato da chi si preoccupa delle figurine e non conosce le alchimie, lo spirito e gli umori di una squadra di calcio. Alle liste dei nomi, agli acquisti sfumati e ripensati, si sono aggiunte ieri le operazioni tratteggiate e saltate, o almeno rimesse in discussione, a un soffio dalla conclusione. C’è sempre un imprevisto, una variazione di rotta o un cambio di carte in tavola.

Lazio, le illusioni e le speranze

Mau ieri all’ora di pranzo pensava si stesse per concludere il mercato con un solo viaggio a Torino dei suoi dirigenti: Pellegrini (il terzino sinistro) e Rovella (il mediano) per considerare chiuso il discorso in entrata, fatta eccezione per una mezzala se partisse Basic. Invece no. Un’altra frenata e non ha fatto certo piacere al tecnico, tra nove giorni atteso dal debutto di campionato a Lecce, con gli stessi giocatori dell’anno scorso, meno il pilastro Milinkovic. Kamada, in ritardo di condizione, e Isaksen hanno fatto solo un allenamento a Formello. Castellanos lavora con i biancocelesti da due settimane, ma non è solo questo il punto. La Lazio della passata stagione, anche senza Milinkovic, può vincere le prime due partite di campionato, a patto che si presenti con lo spirito giusto, la voglia e le motivazioni giuste. Il ritiro di Auronzo e le uniche due amichevoli vere (con Aston Villa e Girona) non hanno garantito buone sensazioni. Andiamo oltre. C’è il sentimento di un gruppo, arrivato secondo, che attendeva quattro o cinque colpi per alzare il livello e cominciare a divertirsi, approcciandosi bene alla Champions. Ci sono le grane, inevitabili, del calcio: se vinci o vieni da una bella stagione, gli agenti chiedono gli aumenti o il rispetto di certe promesse. Fa parte del gioco, bisogna prevenire e programmare, non aspettare in eterno.

Lazio, una fila di situazioni da risolvere

Dietro Luis Alberto, non ancora ufficializzato, ci sono altre situazioni da risolvere. Zaccagni è lontanissimo dal rinnovo. Felipe è in scadenza, libero di accasarsi a gennaio a parametro zero. Ci sono stati dei colloqui con Casale, anche altri giocatori aspettano un segnale, Ciro si è appena liberato dalle sirene arabe. Lotito conta di sbrogliare la matassa, piuttosto scivolosa, subito o all’inizio di settembre. E’ l’uomo dell’ultimo minuto o dei supplementari, si sapeva. Sta battendo ogni record personale. E il fischio d’inizio a Lecce non lo può certo spostare in avanti... 

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